Formazione della Cabina di regia regionale tra enti di controllo e di vigilanza, sindacati e associazioni datoriali. Un piano di valorizzazione delle buone prassi e delle imprese regolari e la valorizzazione degli enti bilaterali territoriali come luogo favorevole per far incontrare domanda e offerta di lavoro in agricoltura. Sono alcune delle proposte concrete da attuare in tempi brevi, emerse dal tavolo regionale sul contrasto al caporalato in agricoltura che si è svolto a Palazzo Balbi della Regione Veneto su istanza dei sindacati Uila Uil, Fai Cisl, Flai Cgil.
Un gruppo di lavoro ‘istituzionale’ che ha coinvolto gli assessorati al Lavoro, all’Agricoltura e alle Politiche sociali, gli istituti di vigilanza e controllo nel mondo del lavoro, sindacati, organizzazioni datoriali e il mondo della cooperazione.
“Gli strumenti per poter monitorare e contrastare il fenomeno del caporalato in Veneto ci sono, dobbiamo solo utilizzarli e renderli parte attiva del mondo agricolo” ha affermato Giuseppe Bozzini, segretario regionale della Uila Veneto. “Penso all’Osservatorio regionale costituito da Veneto Lavoro, penso agli enti bilaterali e alle cabine di regia territoriali previste dal Decreto 199/2016, penso ad una rete informatizzata che possa dare una risposta concreta all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Sono questi gli strumenti che abbiamo già a disposizione, ai quali dobbiamo dare forza e forma attraverso la realizzazione di un percorso condiviso tra le istituzioni, gli organi di vigilanza e le parti sociali. Dalla riunione di oggi è emerso un aspetto fondamentale, l’unione di intenti e la consapevolezza che solo unendo le diverse esperienze si può dare una risposta concreta alla piaga del caporalato e allo sfruttamento del lavoro nero”.
La prima riunione del tavolo istituzionale ha visto la partecipazione degli assessori Giuseppe Pan (Agricoltura) e Manuela Lanzarin (Sociale), di Mattia Losego responsabile dell’unità regionale di crisi per conto dell’assessore al lavoro Elena Donazzan, dell’Ispettorato interregionale del Lavoro di Venezia, del nucleo carabinieri dell’Ispettorato del lavoro, dei referenti del network veneto contro le vittime della tratta e dello sfruttamento, di Inail, Inps, Veneto Lavoro, dei rappresentanti sindacali di Uila Uil, Fai Cisl, Flai Cgil, Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Anpa, Eurocoltivatori, Confcooperative, Legacoop, Unci Agci, Unione italiana cooperative.
Obbiettivo prefissato per i prossimi incontri è il coordinamento sempre maggiore tra tutti i soggetti presenti al tavolo e la condivisione dei dati e delle esperienze legate ai fenomeni di sfruttamento del lavoro agricolo per dare forma a strumenti operativi che possano dare risposte concrete a questo fenomeno.