Filiera Italia, l’associazione nata nel 2018 dal sodalizio tra Coldiretti e una serie di marchi rappresentativi dell’agroalimentare italiano, si è trasformata in Fondazione senza scopo di lucro e, nel primo consiglio d’amministrazione, ha nominato i nuovi vertici: Enzo Moavero Milanesi, già Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale dal 2018 al 2019 e Ministro per gli Affari Europei dal 2011 al 2014, è stato eletto presidente; Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, sarà vicepresidente vicario e Luigi Scordamaglia, Ad Inalca/Cremonini, consigliere delegato. Con la nomina della nuova squadra è stato inoltre annunciato l’ingresso in Filiera Italia di nuove aziende ed enti come Eni, Snam, Enel, Terna, Cassa depositi e prestiti (Cdp), Poste Italiane e Banca Intesa.
La Fondazione ha dunque allargato la propria base associativa aprendo a nuovi soci espressione del settore dell’energia, della finanza e delle spedizioni che, insieme agli oltre 60 protagonisti nazionali dell’industria alimentare e della distribuzione, si pongono l’obiettivo di rappresentare il settore agroalimentare italiano come un modello unico e integrato, sostenibile e ad alto contenuto di efficienza ed innovazione. “La creazione di Filiera Italia – si legge nella descrizione della Fondazione – risponde proprio all’esigenza di un’unica rappresentanza di questa straordinaria realtà, che potrà finalmente presentarsi unita e con una sola voce agli appuntamenti nazionali ed internazionali, superando così i limiti delle attuali divisioni di rappresentanza”.
“Investire nell’agroalimentare significa guardare al futuro positivamente. Filiera Italia sarà l’incubatrice di riflessioni, proposte ed iniziative nella duplice prospettiva di esortare al continuo miglioramento qualitativo e sostenibile delle produzioni italiane e dei benefici per i consumatori ovunque nel mondo. Una fucina attiva, in sintonia con i più attuali orientamenti dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite per pervenire a risultati concreti, promuovere e tutelare l’eccellenza dell’intera filiera agroalimentare” ha affermato il presidente Milanesi, attualmente Direttore della School of Law dell’Università Luiss Guido Carli (Roma) e professore al Collège d’Europe (Bruges, Belgio).
Una realtà dove le storiche eccellenze come Antinori si sono unite alle grandi imprese private come Bonifiche Ferraresi, l’unica società agricola quotata in borsa, si sono aggiunte quelle cooperative come Granarolo, l’importante gruppo lattiero caseario nazionale e la compagine sociale, dall’agricoltura e all’industria, si è allargata a Conad, l’importante gruppo distributivo italiano. In questo quadro si inseriscono anche le sinergie con Eni finalizzate ad esaltare forme di economia circolare a scarto zero in cui i prodotti inutilizzati delle singole filiere siano valorizzati al massimo per la produzione di energie rinnovabili.