COLUSSI
A Petrignano annunciati 125 esuberi
Mocci (Uila): “Sarà un confronto duro”
Il 10 ottobre la Colussi ha aperto la procedura per licenziamento collettivo ai sensi della legge 223/91, per 125 lavoratori del sito di Petrignano di cui 115 operai, 5 impiegati e 5 impiegati della So.Ge.Sti. Le segreterie nazionali di Fai-Flai e Uila si sono fin da subito opposte a tale decisione, ritenendola inaccettabile, nel contempo hanno fatto richiesta per l’apertura del tavolo di confronto così come previsto dalla normativa vigente. L’incontro si è svolto il 17 ottobre, alla presenza del Coordinamento Rsu e con un presidio di lavoratori della Colussi davanti alla sede di Confindustria che hanno fatto sentire tutta loro contrarietà ai licenziamenti. A fronte delle rimostranze, la dirigenza del gruppo Colussi ha illustrato il piano industriale confermando tutti gli investimenti previsti per i siti di Petrignano, Tavarnelle e Fossano, riconfermando però il numero degli esuberi definendoli strutturali. Dopo un duro confronto, le segreterie nazionali sono riuscite a strappare alla controparte la disponibilità a rivedere sensibilmente il numero dei licenziamenti a fronte di una rivisitazione dei modelli organizzativi interni del sito di Petrignano. Il confronto riprenderà il 25 ottobre. “Sarà una trattativa difficile” commenta Alice Mocci, della segreteria nazionale Uila “siamo comunque cautamente ottimisti. Dobbiamo lavorare in modo determinato per ridurre gli esuberi e tutelare il territorio Umbro già colpito profondamente da altre crisi industriali. Lo faremo” prosegue Mocci “proponendo all’azienda investimenti sulla formazione per migliorare la professionalità dei lavoratori, lavoreremo per puntare alla re-internalizzazione di attività date dal gruppo all’esterno. Lo faremo per ridare speranze e futuro ai lavoratori della Colussi che rappresenta marchi importanti del Made in Italy ed è un importante patrimonio del territorio Umbro”.