Sospesa per due settimane la procedura di licenziamento per i 77 lavoratori dello stabilimento Unilever di Sanguinetto, in provincia di Verona. E’ il primo positivo risultato dell’incontro svoltosi ieri, a palazzo Grandi Stazioni di Venezia, sede della regione Veneto, sulla crisi occupazionale dei lavoratori Knorr, marchio che fa capo alla multinazionale anglo-olandese Unilever che, alla fine di maggio, aveva annunciato il pacchetto di esuberi e il trasferimento della produzione dei dadi tradizionali in Portogallo. La scelta di delocalizzare la divisione food e, in particolare, la produzione del dado, in Portogallo trova fondamento anche in un minore costo del lavoro della manodopera locale. Il tavolo di crisi condotto dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan assistita da Mattia Losego dell’unità di crisi aziendale ha approfondito gli aspetti decisionali e le motivazioni della multinazionale la cui direzione ha ribadito i motivi della scelta.
Tutto rinviato, dunque, fino al 2 luglio quando ci sarà un nuovo incontro in sede regionale con tutte le parti coinvolte. Unilever si è assunta l’impegno di valutare una possibile riduzione del numero degli esuberi dichiarati, di affinare gli strumenti di politica attiva e di accompagnamento al lavoro per quei lavoratori che potrebbero rimanere al di fuori del perimetro aziendale e di presentare gli ulteriori investimenti per il sito produttivo di Sanguinetto. “Da oggi non si parla più di smantellamento del sito di Sanguinetto, ma di piano industriale e di investimenti per scongiurare la delocalizzazione” ha dichiarato Michal Del Pin della UILA Verona e Trento parlando con i lavoratori all’uscita dal Palazzo della Regione Veneto. “Unilever si deve prendere un impegno forte e chiaro per il territorio e per Sanguinetto!”. “Abbiamo chiesto alla Unilever scelte di politica industriale e di investimenti anche al fine di introdurre nuove linee di produzione nello stabilimento che rispondano meglio alle condizioni del mercato in questo settore alimentare. La disponibilità dei lavoratori è stata sempre ampia in base alle esigenze dell’azienda e del mercato. Il nostro obiettivo è naturalmente quello di tutelare al massimo i 76 posti di lavoro a Sanguinetto” ha aggiunto Daniele Mirandola segretario territoriale Uila Verona Trento.