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Salerno, innovativo progetto dell’Osservatorio nazionale pesca per prevenire il By-Catch

27 Luglio 2015
in AGRICOLTURA E PESCA
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FEP 2007-2013
Salerno, innovativo progetto dell’Osservatorio nazionale pesca per prevenire il By-Catch

Sperimentare tecniche innovative che riducano le catture accidentali (by catch) nella pesca con reti a circuizione nelle acque della provincia di Salerno, promuovere un approccio diverso nella gestione delle catture accidentali, sia dal punto di vista della normativa vigente che degli aspetti ambientali: sono questi, in estrema sintesi, i contenuti del progetto pilota “ABC, Avoid By Catch” (cofinanziato dal FEP Campania 2007-2013, Mis. 3.5) realizzato dall’Osservatorio nazionale della pesca e presentato a Salerno il 25 luglio.

Il progetto, approvato dalla regione Campania nel gennaio di quest’anno, ha coinvolto, oltre alle parti sociali istitutive dell’Osservatorio (Federpesca-Fai-Flai-Uila), armatori ed equipaggi di imbarcazioni dedite sia alla pesca industriale che artigianale della provincia di Salerno che sperimenteranno tecniche e attrezzature, già introdotte in altri paesi.

Nel presentare l’iniziativa, il presidente dell’Osservatorio Emanuele Sciacovelli ha sottolineato come l’obiettivo del progetto e dell’attività stessa dell’Osservatorio nazionale sia quello di promuovere la sostenibilità della pesca, nella sua triplice accezione (ambientale, economica e sociale).

Contenuti e scopi del progetto sono stati illustrati nel dettaglio dai responsabili, tecnico e scientifico, rispettivamente Elena Gaudio e Roberto Odorico; a seguire gli interventi di Corrado Peroni (Federpesca), Silvano Giangiacomi (Fai-Cisl), Sara Palazzoli (Flai-Cgil) e Fabrizio De Pascale (Uilapesca) e le conclusioni affidate al vicepresidente dell’Osservatorio nazionale (Claudio Pinto). Nel dibattito è intervenuta anche l’ufficiale responsabile del settore pesca della Capitaneria di porto di Salerno Laura Ruocco.

depascale1“Un progetto innovativo e ambizioso che va nel senso della promozione di una nuova cultura della pesca in Italia e che potrà avere ricadute positive da più punti di vista” ha detto il segretario nazionale della UilaPesca Fabrizio De Pascale, che ha portato all’iniziativa i saluti del segretario generale Enrica Mammucari. “In materia di pesca e più in generale di politiche del mare, in Italia serve una vera e propria rivoluzione culturale che, per quanto riguarda la pesca, deve partire dalla constatazione della triste realtà di un mare fortemente impoverito di risorse e dalla conseguente necessità di immaginare un progetto di medio-lungo termine che, coinvolgendo attivamente tutti gli attori interessati, miri ad avere mari più pescosi (attraverso il ripopolamento), sistemi e tecniche di pesca sostenibili, una diversa gestione delle attività produttive, orientata a ridurre lo sforzo di pesca e a valorizzare il pescato”.

“Le ricadute positive” ha detto ancora De Pascale “riguardano, da un lato, l’introduzione di una cosiddetta “best practice” che, una volta sperimentata e condivisa tra i pescatori di altre marinerie, potrà contribuire a diminuire l’impatto ambientale ed economico (anche in termini di multe erogate) del “by catch”. Ma, soprattutto, per il suo carattere innovativo e originale, questo progetto sarà sicuramente ben apprezzato a Bruxelles e servirà a recuperare e accrescere la credibilità del sistema pesca italiano in Europa”.

“La Uilapesca” ha concluso De Pascale “già dal 2003 ha svolto, anche insieme all’Osservatorio nazionale, una intensa attività di ricerca e formazione sui temi della pesca sostenibile e dell’innovazione tecnologica nel settore. Ci auguriamo che questa attività possa proseguire, sempre nell’ambito dell’Osservatorio, in maniera ancora più incisiva nei prossimi anni, in particolare sviluppando una progettualità in grado di utilizzare al meglio le risorse del Feamp 2014-2020 a beneficio di tutto il settore”.

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