GIORNO PER GIORNO
Pensionamento anticipato, no grazie!
Se il progetto di pensionamento anticipato annunciato in televisione dal presidente del consiglio Matteo Renzi comportasse, come scritto da autorevoli quotidiani, una riduzione dell’assegno pensionistico del 20-30%, Cgil-Cisl-Uil farebbero bene a dire immediatamente al governo un ‘No grazie’ grande come una casa.
Saremmo di fronte all’ennesima straordinaria recita mediatica con il solito tragico finale: pensionati più poveri, aziende con un costo del lavoro più basso, perché avranno licenziato i dipendenti con maggiore anzianità e le casse dell’Inps che pagheranno assegni di pensione significativamente inferiori a quelli oggi preventivati.
Siamo assolutamente contrari a quanto proposto dal premier e, dal canto nostro, proponiamo una soluzione alternativa che portiamo avanti insieme a Flai-Cgil e Fai-Cisl nell’ambito della piattaforma di rinnovo del contratto collettivo del settore alimentare.
Costruire un ponte tra lavoro e pensione attraverso il welfare contrattuale, una misura che superi i danni provocati dalla legge Fornero senza alcun taglio alla pensione futura dei lavoratori.
È questa, secondo noi, la risposta migliore che si può dare a questo governo. Perché non si può continuare a fare delle scelte draconiane sulla pelle dei lavoratori, non è giusto infierire sempre sulle stesse categorie, ma è necessario sforzarsi di trovare delle alternative sostenibili da un punto di vista sociale ed economico.