Nestlè
Il nuovo integrativo di Gruppo vale 9.800 euro
di Eleonora Tomba
Dopo trattative complesse e un cammino non proprio lineare, è stato sottoscritto il 23 luglio, a Milano, in Assolombarda il nuovo integrativo del gruppo Nestlè per il quadriennio 2018-2021. Si tratta di un risultato molto positivo che giunge a conclusione della complessa fase di ristrutturazione del Gruppo che ha ridisegnato la presenza di Nestlè in Italia, rivoluzionato l’azienda e comportato un ridimensionamento dell’organico. Da due anni, infatti, la costola italiana della multinazionale ha deciso di cedere le produzioni di pasta fresca realizzate nello stabilimento di Moretta e la produzione di gelato che veniva realizzata a Parma. Inoltre, la creazione di due “Hub” internazionali per la produzione di pizza e cioccolato, rispettivamente su Benevento e San Sisto, che rappresenta sicuramente una scommessa per il futuro ma ha comportato anch’essa, soprattutto a San Sisto, un ridimensionamento dei livelli occupazionali.
“Dopo un periodo così difficile non pensavamo di riuscire ad ottenere un risultato positivo e, in effetti, il percorso di trattative non è stato semplice. Il riconoscimento economico e le innovazioni sulla parte normativa testimoniano, però, l’importanza di buone relazioni sindacali e il risultato raggiunto può dirsi straordinario in un contesto simile” ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila che ha concluso l’accordo.
L’accordo prevede diverse novità sotto il profilo normativo ed economico: all’interno del capitolo relazioni industriali le parti potranno attivare delle Commissioni Bilaterali paritetiche su argomenti specifici quali occupazione, organizzazione del lavoro, ambiente, welfare.
In materia di pari opportunità e conciliazione dei tempi vita-lavoro, è prevista una banca ore solidale con la quale i lavoratori possono cedere permessi e ferie ai colleghi che assistono i figli minori che necessitano di cure
costanti. Alla banca ore contribuisce anche l’azienda con un numero di ore corrispondenti a quelle versate per un massimo di 40 per caso. Inoltre, i giorni di permesso previsti dal Ccnl per patologie gravi dei figli sono elevati da 2 a 3; è stato, poi, confermato il congedo retribuito obbligatorio di due settimane per i padri in occasione della nascita di un figlio.
Il Premio Annuale Variabile è stato modificato sia nei parametri che nell’importo, con un incremento del valore di 310 € nel quadriennio (+ 13,5% rispetto al 2017), e con una progressione di 2.300 € nel 2018, 2.400 € nel 2019, 2.500 € nel 2020 e 2.600 € nel 2021, per un totale di 9.800 €.
Sotto il profilo del welfare contrattuale le parti hanno previsto la possibilità di convertire una quota di premio variabile in servizi di welfare sociale dedicati in via privilegiata alla previdenza complementare, all’assistenza e alla genitorialità; la regolamentazione delle modalità attuative è affidata a una Commissione Bilaterale.