MIGRANTI
“Labour-int2” un progetto europeo per l’inclusione e l’occupazione in agricoltura
di Fabrizio De Pascale
È stato presentato a Napoli, il 5 luglio, il progetto “Labour-int2”, promosso dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces), finanziato dall’Unione europea. Un progetto che mira a promuovere l’occupazione come parte fondamentale del processo di integrazione dei cittadini di paesi terzi nella società. La Uila regionale e quella di Napoli realizzeranno il progetto insieme a Fai e Flai della Campania, la Copagri campania e le cooperative Less e Apeiron.
Alla conferenza di presentazione, moderata da Francesca Cantini (Ces) e introdotto dal segretario regionale Uila Campania Emilio Saggese, sono intervenuti: l’assessore comunale alla cultura Gaetano Daniele, il segretario regionale Flai Campania Giuseppe Carotenuto, il presidente della cooperativa Apeiron Emiliano Sanges, il direttore della cooperativa Less Giulio Ricci, la presidente della Copagri Campania Vera Buonomo, Marco Cilento della Confederazione europea dei sindacati. Ha concluso i lavori il segretario generale Uila Stefano Mantegazza.
Il progetto mira in particolare, ha spiegato il segretario regionale Uila Campania Emilio Saggese, a favorire le opportunità di lavoro legale nel settore agricolo dei migranti (rifugiati o richiedenti asilo) ospitati nei centri di accoglienza o insediati nei centri urbani che molto spesso sono vittime del caporalato. Ciò avverrà in rapporto alle esigenze occupazionali e ai fabbisogni formativi delle aziende agricole, in particolare della Copagri e in collaborazione con l’Ente bilaterale territoriale di Napoli.
“Questo progetto indica il percorso che noi vorremmo sviluppare in tutta Italia: quello della gestione diretta del mercato del lavoro da parte delle parti sociali” ha detto il segretario generale Uila Stefano Mantegazza “Il sindacato si è battuto con forza contro il caporalato e il lavoro nero, abbiamo scritto noi la legge 199 e siamo riusciti a farla approvare in Parlamento, con tante difficoltà e ancora incompleta rispetto al nostro progetto che è quello di creare, attraverso la rete del lavoro agricolo, l’incontro trasparente e premiante tra domanda e offerta di lavoro, unica valida alternativa al mercato del lavoro gestito dai caporali”.
“La bellezza di questo progetto è che mette insieme le cooperative sociali e i sindacati” ha detto Emiliano Sanges, presidente della cooperativa Apeiron “Con questo progetto possiamo incidere positivamente sulla vita delle persone e dei ragazzi che accogliamo, possiamo dare loro la possibilità di un processo di integrazione reale anche attraverso la creazione di possibilità di lavoro. Il nostro obiettivo è creare un modello verificabile e replicabile”.
Sanges ha anche sottolineato come, sul tema dei migranti “con il sindacato abbiamo un impegno comune, quello di stare dalla parte degli ultimi, dalla parte dei diritti”. E nelle conclusione il segretario Mantegazza ha parlato anche lui di questo tema: “viviamo un contesto particolarmente difficile con un Governo che parla alla pancia del Paese e lo fa in maniera violenta, instillando le peggiori preoccupazioni nei cittadini e dimenticando che quando una persona sta affogando in mare, non dobbiamo chiedergli il passaporto, lo status che ha o da dove scappa, bisogna semplicemente salvarlo. Un governo che parla alla pancia e non alla testa degli italiani perché non dice loro che lo scorso anno il saldo fra nati e morti è stato meno 200.000, come se una città come Padova fosse sparita improvvisamente. Questo significa che, in futuro, avremo bisogno degli stranieri e dobbiamo quindi oggi immaginare una politica migratoria diversa”.
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