In vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, l’EFFAT ha presentato a Bruxelles le sue richieste ai futuri parlamentari.
L’incontro si è svolto alla presenza, tra gli altri, del commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Nicolas Smith e degli euro-parlamentari Maria Noichl e Martin Hausling che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’introduzione della condizionalità sociale nella PAC. Per la Uila ha partecipato Fabrizio De Pascale, responsabile politiche e relazioni internazionali.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto nella sede del Parlamento europeo, si è parlato dell’attuazione della condizionalità sociale in Italia, Spagna e Germania. Per l’Italia è intervenuto, anche a nome di Flai e Uila, il segretario generale della Fai, Onofrio Rota. Dal dibattito è emerso che, nel nostro paese, grazie soprattutto all’azione messa in campo dai sindacati, le norme introdotte in materia risultano più stringenti rispetto a quelle degli altri paesi europei.
Tra le proposte sulle quali l’EFFAT intende confrontarsi con tutte le forze politiche, quella centrale è per una PAC futura più giusta che, oltre a rafforzare la condizionalità sociale e a prevedere un adeguato sistema di sanzioni, modifichi anche il sistema dei pagamenti diretti (oggi basato esclusivamente sugli ettari posseduti) tenendo maggiormente conto della quantità e qualità del lavoro utilizzato.
L’EFFAT, inoltre, invita i futuri parlamentari a presentare una direttiva europea che regoli la materia dell’Intermediazione di manodopera e degli appalti e rafforzi il sistema delle ispezioni sul lavoro.
Infine l’appello dell’EFFAT: per una transizione verde che sia un’opportunità per i lavoratori, piuttosto che un’ulteriore minaccia occupazionale; per un sistema globale che garantisca sicurezza alimentare, accesso al cibo di qualità, sostenibilità ambientale e sociale lungo tutta la filiera; per la dignità dei lavoratori domestici in Europa (quasi 10 milioni) che sono tra più vulnerabili, sottovalutati e sottopagati.