di Fabrizio De Pascale
Sessanta aziende leader italiane hanno dato vita a “CO2alizione Italia”, un impegno formale a raggiungere la neutralità climatica da parte di imprese che vogliono modificare i propri modelli di business verso un’economia a zero emissioni.
Le aziende aderenti si impegnano a integrare la finalità di neutralità climatica tra gli scopi statutari e come “governance” aziendale da perseguire, al pari dell’impegno a generare utili.
Un obiettivo da perseguire entro il 2050.
Diverse le aziende agroalimentare aderenti: Nespresso, Fileni, Mutti, Illycaffé, Acetificio de Nigris, Danone Italia, Feudi San Gregorio.
La CO2alizione Italia, si basa sull’assunto, considerato ormai condiviso, che le concentrazioni atmosferiche di CO2 e di altri gas serra siano causa di un’alterazione climatica dal potenziale catastrofico e che l’attività umana è una causa principale di questi stravolgimenti. Inoltre, l’urgenza di agire in maniera sinergica tra tutte le parti sociali è l’elemento determinante per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici.
La futura trasformazione radicale delle abitudini e degli attuali modelli di produzione e consumo verso un modello a zero emissioni, richiede, in primis, un’assunzione di responsabilità da parte delle aziende aderenti alla coalizione e il loro impegno a rendicontare, in trasparenza, azioni e politiche messe in atto.
“In assenza di leggi e vincoli normativi stringenti – affermano i promotori di CO2alizione Italia – è essenziale adottare strumenti innovativi capaci di liberare le energie creative dei singoli e dare vita a processi collaborativi mai sperimentati prima”.
La recente integrazione della tutela dell’ambiente tra i principi Costituzionali, pone l’Italia all’avanguardia in Europa. L’inserimento della neutralità climatica tra le finalità statutarie rappresenta l’impegno formale del settore privato a perseguire una transizione ecologica per proteggere il clima.
CO2alizione Italia | Garc SpA