La continua evoluzione del settore agricolo richiede una sempre maggiore specializzazione del lavoro per rispondere all’esigenza di nuove professionalità.
Per questo l’Eban, ente bilaterale agricolo nazionale, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e Inapp, ha svolto uno studio sull’identificazione dei profili professionali maggiormente richiesti in agricoltura con l’obiettivo di individuare ed inserire nell’Atlante del lavoro e delle qualificazioni le nuove competenze professionali per un’agricoltura che cresce ed innova.
I percorsi di cambiamento del settore agricolo e l’impatto sulle figure professionali sono state presentate questa mattina, a Roma, da Teresa del Giudice, docente del Dipartimento Agraria Università Federico II, che ha illustrato lo studio “L’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni: la sfida delle nuove competenze in agricoltura”.
“Il tema delle nuove competenze in agricoltura, affrontato oggi da Eban, è per noi di grande importanza: esso conferma come il processo di innovazione e trasformazione in corso nel settore, cambiando il processo produttivo, imponga anche la formazione di un capitale umano in grado di affrontare le nuove sfide che arrivano fino alla robotica e all’agricoltura di precisione” ha affermato Stefano Mantegazza, segretario generale Uila, aprendo i lavori del convegno.
“In questo contesto le parti sociali devono svolgere un ruolo di guida e di traino per garantire da un lato l’aumento di efficienza e competitività del settore e, dall’altro, il miglioramento delle condizioni di lavoro e una nuova valorizzazione della professionalità” ha proseguito Mantegazza. “Un lungo percorso che le parti sociali compiono insieme proprio attraverso Eban, a dimostrazione ulteriore del valore straordinario della bilateralità.”