BARILLA
Nuovo integrativo, premio con valore più alto del settore alimentare
di Eleonora Tomba
Premio di risultato di 10.800 euro in quattro anni per gli oltre quattromila lavoratori di Barilla Italia e importanti incentivi per l’assistenza sanitaria e la previdenza integrativa.
Dopo una trattativa non priva di difficoltà, durata quasi 10 mesi, è stato sottoscritto il 21 settembre, all’Unione Parmense degli Industriali, il nuovo integrativo del gruppo Barilla per il quadriennio 2018-2021.
L’accordo, oltre a confermare sul versante economico il premio con valore più alto del settore alimentare, prevede diverse novità sotto il profilo normativo. Prima tra tutte, una sperimentazione, monitorata dalle segreterie nazionali e affidata alle parti a livello di sito attraverso commissioni specifiche, con il compito di approfondire strumenti di “staffetta generazionale” per favorire un bilanciato processo di ricambio nei siti, necessario anche alla luce dei processi di cambiamento tecnologici e delle riforme pensionistiche che hanno ritardato notevolmente l’uscita dal mondo del lavoro. “Una norma importantissima che ci auguriamo sia di esempio anche per tutte le altre aziende del settore” ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale della Uila-Uil che ha condotto le trattative.
Grande spazio al welfare contrattuale: le parti hanno convenuto, infatti, su un incentivo una tantum di 50 euro per chi è iscritto al Fondo Alifond o si iscrive entro la fine del 2019 e su un contributo per l’assistenza sanitaria integrativa di 50 euro per dipendente nel 2019 e di 100 euro per gli anni 2020 e 2021. Un versamento che, per la prima volta, mette sullo stesso piano sia gli iscritti al Fondo Barilla che gli iscritti al Fasa: il contributo consentirà la estensione al nucleo familiare o l’incremento delle prestazioni per i single iscritti al Fondo Barilla e l’ampliamento delle prestazioni attraverso una polizza aggiuntiva per gli iscritti al Fondo Fasa.
Nell’intesa sono stati rivisti i trattamenti per i due modelli organizzativi utilizzati nei siti, prevedendo, per i lavoratori impegnati nel ciclo continuo, la maturazione di 1 ora aggiuntiva di riduzione dell’orario di lavoro per ogni prestazione domenicale effettuata; mentre, per i lavoratori in regime di flessibilità, abbiamo incrementato sensibilmente i gettoni di presenza per le domeniche lavorate.
Sempre in tema di organizzazione del lavoro, in considerazione della costante evoluzione dei processi produttivi (nuove tecnologie, industria 4.0 ecc.), della necessità conseguente di formazione e adeguamento del lavoro e della contemporanea esigenza di non disperdere la professionalità acquisita dai dipendenti, l’accordo prevede la costituzione di una Commissione centrale paritetica composta da 9 rappresentanti del Coordinamento e da 2 rappresentanti aziendali, con il compito di analizzare a livello di sito i fabbisogni formativi, organizzativi e professionali.
Dal punto di vista economico, il premio per obiettivi è ripartito in 2.650 nel 2018, 2.650 euro nel 2019, 2.700 euro nel 2020, 2.800 euro nel 2021, con la possibilità per ogni lavoratore di convertire una quota di premio variabile in servizi di welfare dedicati alla previdenza complementare, all’assistenza e alla genitorialità. Per valorizzare lo strumento si è convenuto il riconoscimento di un ulteriore versamento a carico azienda del 10% sulla quota di premio effettivamente destinata a misure di welfare sociale.
“Si tratta complessivamente di un risultato positivo, frutto di relazioni sindacali strutturate che, sebbene abbiano margini di miglioramento soprattutto a livello di sito, hanno consentito di trovare una mediazione nei reciproci interessi delle parti” ha detto ancora Pellegrini.