LAVORO
Aboliti i voucher, resta il vuoto normativo
Uila: “Individuare con imprese sistema gestione trasparente mercato lavoro”
Addio ai voucher. In modo un po’ frettoloso e con lo spettro del referendum alle spalle, il governo ha varato, venerdì scorso, un decreto legge ad hoc che recepisce la soppressione dei tre articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act del 2015.
Nel provvedimento c’è anche la modifica alle norme sugli appalti che prevede il ritorno del principio di solidarietà tra committente e appaltatore. “Lo abbiamo fatto” ha spiegato il premier Paolo Gentiloni “nella consapevolezza che l’Italia non aveva bisogno di una campagna elettorale su temi come questi. E nella consapevolezza che questa decisione è coerente con l’orientamento che è maturato in Parlamento”. Gentiloni ha assicurato che l’abolizione dei voucher «non ridimensiona ma conferma il nostro impegno per regolare in modo moderno e avanzato il mercato del lavoro. Lo faremo individuando uno strumento all’altezza che possa dare una risposta a questa esigenza». L’ipotesi circolata fino ad ora sono i mini jobs alla tedesca, una forma di lavoro più flessibile di quello che resta dei nostri contratti atipici e che in Germania riguardano più di 4 milioni di lavoratori.
L’abolizione dei buoni lavoro da 10 euro che consentono di pagare le prestazioni occasionali con una cifra che comprende anche l’assicurazione, gli oneri fiscali e quelli previdenziali sarà operativa dal primo gennaio 2018, per consentire ai datori che li hanno già acquistati di utilizzarli tutti. Il problema ora resta il limbo normativo del lavoro occasionale e accessorio.
“L’uso distorto dei voucher e il referendum promosso dalla Cgil hanno indotto il governo a compiere la scelta più sbagliata: eliminare del tutto l’opportunità di utilizzare questo strumento per remunerare in trasparenza il lavoro accessorio e occasionale. La scelta del governo apre, ora, un vuoto legislativo grave che, in un mercato del lavoro distorto come quello italiano, rischia di essere premessa di ulteriore lavoro nero” ha detto Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil, sul via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge che abolisce i voucher. In agricoltura l’utilizzo dei voucher era stato limitato a determinate categorie e, comunque, rispetto ad altri settori si è rivelato molto meno distorto.
“Nel settore agricolo tale rischio è evidente. Dal 2010 abbiamo scioperato e manifestato contro l’abuso dei voucher, ottenendo, per legge, il loro uso limitatamente a studenti e pensionati. Per questo non abbiamo condiviso la scelta referendaria della Cgil” prosegue Mantegazza che lancia un appello alle organizzazioni datoriali “la Uila è disponibile a individuare con il sistema delle imprese agricole tutte le soluzioni utili, anche da proporre al legislatore, per una gestione trasparente e condivisa del mercato del lavoro agricolo”.