TOSCANA
Pesca, più semplice avviare l’acquacoltura in mare
Acquacoltura in mare, semplificate le procedure di inizio attività. Il 22 maggio scorso la Regione Toscana ha approvato una legge regionale che semplifica le procedure per l’avvio di attività di acquacoltura in mare. Secondo quanto spiegato dal presidente della Commissione Sviluppo Economico e Rurale, Gianni Anselmi “per poter accelerare l’insediamento è stata prevista la segnalazione di inizio attività attraverso la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e la regionalizzazione della procedura, in precedenza di carattere ministeriale. Le concessioni ai Comuni saranno rilasciate in aree ben definite e per ogni autorizzazione richiesta sarà convocata la Conferenza dei servizi con Asl, Arpat e capitanerie per le garanzie di tutela ambientale”.
La UILA pesca Toscana accoglie con favore la nuova legge regionale vedendo in essa i presupposti per dar vita alla filiera ittica regionale che preveda anche la trasformazione del prodotto. “Le modifiche alla legge regionale approvate” ha dichiarato il segretario regionale Uila Pesca Federico Mambrini “rappresentano una risposta importante alle richieste di semplificazione che arrivano da un settore che in questo periodo è tra i più importanti nel comparto agro-alimentare nelle Province di Livorno e Grosseto per numero di aziende ed occupati”. “Sul territorio costiero toscano” continua il segretario organizzativo della UILA Pesca Toscana Francesco Ceccanti “il settore dell’acquacoltura potrà contare sul supporto di una normativa più snella che accelera lo sviluppo di un tipo di attività che presenta livelli di crescita occupazionale sempre più importanti”.