JOBS ACT
La nuova disciplina dei licenziamenti
1) Le “tutele crescenti”
di Eleonora Tomba
Con il Decreto legislativo n. 23/2015 lo scorso 7 marzo è entrata in vigore la riforma della disciplina dei licenziamenti illegittimi prevista nel Jobs Act (Legge n. 183/2014).
La Legge Delega parla di “contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti” ma, a dispetto del nome, non è stata introdotta alcuna nuova tipologia contrattuale. Le “tutele crescenti” si riferiscono alle garanzie fornite ai lavoratori licenziati illegittimamente: i lavoratori con minor anzianità aziendale, infatti, avranno un risarcimento economico più basso degli altri.
Il D.lgs 23/2015 cambia la modalità di determinazione del risarcimento che spetta al lavoratore licenziato: sarà, infatti, proporzionale all’anzianità aziendale (1 o 2 mensilità dell’ultima retribuzione utile per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio), perciò chi è stato assunto più recentemente avrà un risarcimento più modesto di chi è in azienda da più tempo; per i datori di lavoro sarà quindi meno costoso licenziare un dipendente che è in azienda da poco tempo. Questo dato, insieme agli incentivi alle assunzioni previsti dalla Legge di Stabilità 2015 (esonero contributivo per 36 mesi) dovrebbe (secondo il Governo) far impennare le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, anche se la connessione tra promozione del subordinato a tempo indeterminato come forma principale di lavoro e una disciplina dei licenziamenti meno gravosa per le imprese appare quantomeno contraddittoria.
La nuova normativa si applica a tutti i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato con aziende che occupano oltre 15 dipendenti instaurati dal 7 marzo 2015, sia che il dipendente abbia già lavorato in precedenza (a tempo indeterminato presso altro datore), sia che si tratti di conversione di un contratto a termine o di apprendistato con lo stesso datore di lavoro, sia che si tratti del primo rapporto in assoluto.
Anche le imprese con meno di 15 dipendenti, i sindacati e i partiti politici sono soggetti alla nuova disciplina, ma la misura del risarcimento è ridotta della metà.
Ai lavoratori già in forza prima del 7 marzo 2015 continuerà ad applicarsi la disciplina prevista dalla Legge Fornero. Fanno eccezione le aziende con meno di 15 dipendenti che superino tale numero dopo l’entrata in vigore del decreto: in questo caso la nuova normativa si applicherà a tutti i lavoratori in forza a prescindere dalla data di assunzione.