FOR.AGRI
Risorse 2015 per promuovere l’agricoltura sociale
For.Agri, fondo paritetico nazionale interprofessionale per la formazione continua in agricoltura costituito da Confagricoltura-Coldiretti-Cia, Cgil-Cisl-Uil e Confederdia, intende sostenere l’agricoltura sociale, dedicando una parte delle risorse a disposizione per finanziare lo sviluppo di attività a favore di soggetti svantaggiati e per il recupero di imprese confiscate alla criminalità. A presentare le nuove iniziative in cantiere per il 2015, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Roma il 4 marzo, insieme al presidente Foragri Stefano Bianchi, sono intervenuti, tra gli altri, il vice ministro per le politiche agricole Andrea Olivero e il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.
L’agricoltura è una straordinaria forza terapeutica che non può essere ignorata, dall’ippoterapia, alla pet-therapy e all’orticoltura-terapia. Così come non si può ignorare la realtà di circa 400 cooperative agricole sociali presenti in Italia con oltre 4.000 dipendenti e un valore produttivo di 200 milioni di euro. Da qui la scelta di Foragri di sostenere questo tipo di attività.
“Abbiamo riservato risorse specifiche a progetti presentati da queste particolari imprese” ha spiegato Stefano Bianchi “che continuano a crescere di numero. Foragri ritiene indispensabile promuovere, anche in futuro, la formazione e sviluppare capacità e competenze di chi è direttamente coinvolto nella gestione e nell’attività di queste imprese che, oltre a produrre beni agro-alimentari, promuovono l’inclusione sociale, l’inserimento terapeutico e lavorativo di soggetti deboli e svantaggiati, l’organizzazione di servizi per minori e per anziani”.
Il vice ministro Andrea Olivero ha definito l’iniziativa di Foragri “un’operazione che guarda con lungimiranza al futuro perché il sociale è una grande risorsa per la coesione della società e la qualità delle relazioni umane”. Olivero ha anche auspicato la rapida approvazione della legge sull’agricoltura sociale, in discussione in parlamento; attività che deve essere supportata non solo dalle organizzazioni di rappresentanza ma anche dalle istituzioni ritagliando uno spazio per l’agricoltura sociale nei Psr.
ll direttore di Foragri Roberto Bianchi ha reso noti i dati relativi all’ente, sottolineando che le aziende aderenti a Foragri(quelle agricole con almeno un dipendente) sono in costante ascesa: erano 57.000 nel 2009, sono quasi 90.000 nel 2014. Nel 2013 erano circa 200 mila gli operai interessati e 20 mila gli impiegati agricoli. Per aderire a Foragri basta decidere di destinare al fondo il contributo dello 0,30%, previsto dalla legge per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria.