PUGLIA
Investire di più in agricoltura per creare occupazione
Convegno a Bari con Mantegazza, De Castro e Buongiorno
L’allarme sul rischio che agli agricoltori non vengano riconosciuti i contributi Pac è stato lanciato dal segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza durante il convegno, a Bari, sulle sfide dell’agroalimentare pugliese. “Rispetto alla scadenza del 15 giugno, ha spiegato Mantegazza, al momento solo l’8% delle domande sono state lavorate per ritardi clamorosi imputabili all’Agea che non ha ancora dato indicazioni alle aziende. O il governo chiede a Bruxelles una proroga o centinaia di migliaia di agricoltori restano a terra”, ha affermato il leader del sindacato dei lavori agricoli e agroalimentari della Uil che ha poi sottolineato come le imprese del settore debbano impegnarsi sia a garantire la qualità dei prodotti sia la qualità etica del lavoro rispettando i contratti. Non sono mancati i riferimenti all’emergenza Xylella e, soprattutto, ai lavoratori delle imprese danneggiate dal batterio: sono almeno ottomila i posti di lavoro a rischio e nella sola provincia di Lecce si registra già una perdita di 50 mila giornate di lavoro con pesanti ripercussioni sulle famiglie.
All’incontro, moderato dal segretario regionale della Uil Puglia Aldo Pugliese, sono intervenuti anche Paolo De Castro, componente della commissione agricoltura del Parlamento europeo e Michele Emiliano, candidato presidente alla Regione per il centro-sinistra che ha raccolto l’appello della Uila. De Castro ha invitato la regione a puntare ed investire nell’immediato futuro sulle filiere olivicole, ortofrutticole e lattiero-casearie per creare occupazione. Gli ha fatto eco, con la sua relazione, il segretario regionale della Uila Puglia Pietro Buongiorno il quale ha chiesto al prossimo governo regionale di mettere al centro dell’agenda programmatica il sistema agroalimentare, elemento portante dell’economia pugliese in grado di trainare la ripresa soprattutto con le esportazioni. “Lo strumento attraverso il quale incrementare la competitività e l’innovazione del comparto agricolo” ha detto “dovrà essere il prossimo piano di sviluppo rurale 2014-2020 con cui tutelare anche il lavoro regolare combattendo le piaghe del caporalato e dello sfruttamento del lavoro nero”.