PESCA
In vigore la Convenzione ILO C188. L’Italia la ratifichi al più presto
di Fabrizio De Pascale
E’ entrata formalmente in vigore il 16 novembre la Convenzione ILO C 188 sul lavoro nella pesca che fissa norme minime sul lavoro decente nell’industria della pesca. Una convenzione importante che servirà a dare una vera protezione sociale a 38 milioni di persone che, nel mondo, svolgono un’attività considerata tra le più pericolose.
La convenzione, infatti, permetterà di far rispettare le esigenze minime a bordo delle navi da pesca, garantire che tutti i lavoratori possano beneficiare di un adeguato livello di sicurezza a salute a bordo, di periodi di riposo, di contratti di lavoro scritti, di cure mediche in mare e a terra e che usufruiscano della stessa protezione sociale vigente in altri settori. La stessa Convenzione attribuisce un ruolo importante ai sindacati che devono essere consultati dai governi nel definire la legislazione in materia e possono denunciare abusi e violazioni alla Convenzione di cui abbiano notizia dai lavoratori anche di altri paesi.
La Convenzione è completata dalla raccomandazione ILO 199 e da due serie di direttive per gli stati di bandiera e per gli stati Porto che svolgono le ispezioni previste dalla Convenzione.
Finora solo 3 paesi europei l’hanno ratificata : Francia, Lettonia e Lituania. In Italia, sebbene il parlamento abbia avviato l’iter del processo di ratifica, tutto è fermo e il disegno di legge giace in qualche ministero.
La Uilapesca si è molto adoperata, sin dal 2010 per far conoscere questa convenzione, per spingere il nostro paese a ratificarla e per promuovere, sia in Italia che in Europa, l’esigenza di legare il tema del rispetto dei diritti del lavoro nel settore alla lotta contro la pesca illegale. Continueremo a farlo e, cogliamo questa occasione, per ribadire la richiesta a governo e parlamento di una rapida ratifica della Convenzione.