GIORNO PER GIORNO
Finanziamento pubblico, i partiti ci riprovano
Ci risiamo, i partiti tornano a battere cassa nelle tasche degli italiani che, al contrario, di dare altri soldi alla politica, non ne vogliono più sapere.
Con Letta a Palazzo Chigi, la politica – travolta dal discredito e preoccupata dal “grillismo” all’epoca dilagante – ha compiuto il bel gesto di rinunciare progressivamente alle precedenti forme e fonti di finanziamento pubblico e di chiedere ai contribuenti di provvedere “volontariamente” al suo sostentamento, devolvendo il 2×1000 delle loro tasse al partito di loro scelta.
Naturalmente senza eccessiva parsimonia, dal momento che Letta prima e Renzi poi hanno destinato allo scopo somme di tutto rispetto: 8 milioni nel 2014, 9,5 per il 2015, poco meno di 28 (!) per il 2016 e ben 45 (!!) per il 2017.
Gli italiani, invece, hanno risposto picche: su oltre 20 milioni di contribuenti, hanno risposto all’appello dei partiti solo in 16.518, degli 8 milioni attesi ai partiti sono arrivati appena 325 mila euro.
Il PD ha fatto, per così dire, la parte del leone, con circa 200.000 euro incassati, mentre il ruolo di fanalino di coda (3.000 euro), è toccato all’UDC.
“Panico tra i segretari amministrativi”, si titolerebbe in cronaca, i quali (quelli di SEL e PD in testa) si sono affrettati a depositare in Parlamento un paio di ddl per restituire ai partiti gli imponenti finanziamenti e rimborsi ai quali, contando di meritare ancora la fiducia dei cittadini, hanno ottimisticamente rinunciato meno di due anni or sono.
L’abbondante metà di elettori che ha smesso di votare, già non crede più alla politica, i contribuenti non vogliono dare i loro soldi ai partiti, la fiducia degli italiani in chi li rappresenta e li governa è al minimo di tutti i tempi.
Annegherebbero nella loro stessa arroganza, la politica e i partiti che pretendessero di imporre per legge a elettori e contribuenti di pagare per forza, quel che non vogliono pagare per convinzione.
Certi che la fiducia non si riguadagna né in Parlamento, né nel Paese con i voti di fiducia, attendiamo tweet sull’argomento.