TERRITORIO
Emilia Romagna: 40 milioni per il dissesto idrogeologico
De Gasperis (Filbi) “Valorizzare consorzi con adeguati investimenti”
Oltre 40 milioni di euro contro il dissesto idrogeologico e più fondi allo sviluppo e al welfare. La giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato il bilancio di previsione 2015: una manovra complessiva da 12 miliardi di euro. Raddoppiate le risorse proprie correnti per le politiche dell’agricoltura, finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei, che nel 2015 passano quindi da 15 a 29 milioni di euro, mentre sono rimasti sostanzialmente invariati i 9 milioni destinati alle altre attività. Per l’ambiente, la difesa del suolo e la protezione civile si confermano risorse correnti della regione per quasi 24 milioni di euro, con particolare riguardo alle dotazioni della protezione civile per cui sono stati stanziati +1,2 milioni di euro rispetto al 2014 e ai contributi per la valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali, a cui vanno 4 milioni. Ammontano, invece, a 42 milioni di euro le spese d’investimento dell’esercizio 2015 destinate alle criticità del dissesto idrogeologico e alla protezione civile. In particolare le risorse sono state assegnate nel seguente modo: 2,5 milioni di euro al consolidamento delle frane, 5 mln per la messa in sicurezza di sponde e argini dei fiumi, 2,5 milioni per la difesa della costa da erosione e le mareggiate e 7 mln per gli interventi urgenti. Alla protezione civile, infine, andranno 15 milioni di euro (contributi ai comuni e potenziamento sistema regionale).
Gabriele De Gasperis, segretario generale della Filbi, sindacato di settore della Uila che organizza i lavoratori dei consorzi di bonifica, ha commentato con soddisfazione l’importante stanziamento economico destinato a far fronte alle criticità del dissesto idrogeologico. “Come Filbi apprezziamo tale scelta dell’amministrazione regionale e ci auguriamo che le risorse siano investite anche per migliorare l’operatività dei consorzi di bonifica presenti nella regione”. “Le recenti mareggiate in Romagna e il contributo fondamentale dato dai consorzi di bonifica all’irrigazione” ha aggiunto De Gasperis “dimostrano come questi ultimi vadano valorizzati con adeguati investimenti”.