AGRICOLTURA
Eban, presentate ad Expo opportunità e novità del sistema bilaterale
Convegno con sindacati, organizzazioni datoriali e istituzioni
Per presentare le novità e le opportunità offerte dal nuovo sistema di bilateralità e dall’Eban, ente bilaterale agricolo nazionale, è stato organizzato ad Expo 2015 il convegno “La bilateralità in agricoltura”. All’incontro sono intervenuti i sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil, e Uila-Uil, le organizzazioni datoriali Cia, Coldiretti e Confagricoltura, i rappresentanti dell’Inps, dell’Inail e dei fonfi Fisa, ForAgri e Agrifondo mentre le conclusioni sono state affidate al vice ministro delle politiche agricole Andrea Olivero.
Le recenti innovazioni legislative hanno valorizzato in modo significativo la bilateralità, assegnando alle parti sociali la gestione di funzioni sussidiarie, ed in alcuni casi addirittura sostitutive, di quelle pubbliche, in materia di mercato del lavoro, previdenza, sanità, formazione, integrazione al reddito.
Il nuovo impianto è più semplice e razionale ed è articolato su due livelli: nazionale e provinciale. A livello nazionale opererà l’Ente bilaterale agricolo nazionale (EBAN), costituito dai sindacati e dalle organizzazioni datoriali, mentre a livello territoriale opereranno gli Enti bilaterali agricoli territoriali (EBAT) il cui sviluppo sarà coordinato e promosso proprio dall’Eban. A tali enti sono assegnate importanti funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario. Essi rappresentano infatti una sede di confronto permanente tra le parti sociali agricole sui temi dell’occupazione, delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva.
Il quadro degli enti bilaterali è completato dal Fondo Integrativo Sanitario Agricolo (FISA), che fornisce prestazioni integrative del SSN, da FORAGRI, che finanzia la formazione continua, e da AGRIFONDO, che gestisce la previdenza complementare dei lavoratori agricoli. Insomma partendo da lontano – la prima esperienza di bilateralità riguarda l’ENPAIA e risale al 1936 – le parti sociali agricole hanno voluto rendere più moderno ed efficiente il sistema di bilateralità, nella consapevolezza che un’adeguata rete di servizi e tutele gestita autonomamente dalle parti contrattuali può contribuire a realizzare quel lavoro indispensabile per un’agricoltura di qualità.