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Ccnl operai agricoli: approvata la piattaforma di rinnovo

27 Settembre 2017
in AGRICOLTURA E PESCA
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CCNL AGRICOLTURA
Approvata la piattaforma di rinnovo

Gli organismi di Fai, Flai e Uila hanno approvato all’unanimità la piattaforma per il rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti, dopo il percorso di consultazione avviato su tutto il territorio nazionale.

“Questa piattaforma” ha dichiarato il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza “è l’ennesimo segnale del grande lavoro unitario messo in campo da una categoria che negli ultimi anni ha conseguito importanti risultati, sia contrattuali che legislativi, come ad esempio la legge 199 contro il Caporalato che ha avuto anche il merito di portare all’attenzione dell’opinione pubblica italiana ed internazionale il tema dello sfruttamento del lavoro irregolare in agricoltura. Ma questa piattaforma è anche l’espressione del pragmatismo messo in campo da Fai-Flai-Uila che punta sullo sviluppo della bilateralità, sul rafforzamento del welfare e, soprattutto sull’esigenza di redistribuire la ricchezza prodotta, con una richiesta di incremento salariale del 4% nel prossimo biennio. In questi anni grazie ai provvedimenti legislativi di sostegno al settore agroalimentare, le aziende hanno ottenuto notevoli risparmi economici. La nostra richiesta salariale mette insieme sia il dato previsto di inflazione che quello relativo alla crescita del Pil, e rappresenta una scommessa sullo sviluppo complessivo del settore”.

Si tratta di un rinnovo contrattuale importante che interessa oltre 1 milione di lavoratrici e lavoratori di  un comparto che sicuramente, negli ultimi anni, ha trainato il sistema agroalimentare italiano. Le aziende agricole sono sempre più dinamiche e competitive sia sui mercati nazionali che esteri, utilizzano nuove tecnologie produttive, nuovi processi organizzativi e commerciali e promuovono l’eccellenza dei prodotti made in italy. Ci sono sempre più aziende multifunzionali che non solo producono, trasformano e commercializzano il prodotto, ma sono orientate per fornire anche servizi di ristoro e ospitalità (agriturismi), ricreazione e sport (equitazione), istruzione ed educazione (fattorie didattiche), produzione di energia (agro-energie) e così via. Anche per questi motivi, vi è la necessità di ricercare lavoratori sempre più specializzati, proprio per rispondere all’esigenze di un’agricoltura che cambia, si trasforma e si evolve, caratterizzandosi sempre più come innovativa e di “filiera agroalimentare”.

La piattaforma approvata contiene, oltre alla richiesta di aumento salariale del 4% per il biennio economico di competenza del CCNL, che mette insieme sia il dato previsto di inflazione che quello relativo alla crescita del Pil rappresentando una scommessa sullo sviluppo complessivo del settore, punti qualificanti e con un “alto valore sociale”, sul tema del mercato del lavoro, della bilateralità, del welfare contrattuale, dei permessi e sulla violenza di genere.

Sul versante del “mercato del lavoro”, la Legge n. 199 del 2016 è un punto di partenza e non di arrivo. Infatti, per dare attuazione ad una parte della Legge contro il caporalato, chiediamo che a livello nazionale la cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, istituita presso l’Inps, funzioni e che a livello territoriale si attivino le sezioni della rete stessa.

E’ necessario che le Organizzazioni sindacali e datoriali stringano un “nuovo Patto” per rendere trasparente il mercato del lavoro agricolo, contrastando ogni forma di elusione al lavoro regolare, al fine di salvaguardare i lavoratori, le aziende virtuose e i consumatori sempre più attenti a ciò che mangiano e alla responsabilità etica e sociale delle imprese.

Forte è la nostra attenzione nella piattaforma anche relativamente alle cooperative senza terra o imprese intermediatrici di manodopera, agli appalti e ai distacchi internazionali, che rappresentano troppo spesso strumenti per mascherare lo sfruttamento del lavoro, determinando condizioni di dumping sia tra i lavoratori che fra le imprese.

Anche per le disposizioni contenute nella Legge contro il caporalato e, quindi, per il ruolo che gli Enti Bilaterali Agricoli Territoriali potranno avere in virtù di tale Legge, abbiamo previsto un termine per completare la trasformazione delle casse extra-legem in Enti bilaterali agricoli territoriali, con lo scopo di convenzionare tali Enti con le sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità. Così gli Ebat potrebbero, a nostro avviso, offrire un supporto tecnico per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e dare risposte in merito al trasporto collettivo dei lavoratori nei luoghi in cui svolgono la loro attività.

Altre richieste contenute nella piattaforma riguardano il rafforzamento del ruolo della bilateralità nazionale e quindi abbiamo previsto: per i lavoratori affetti da patologie oncologiche la possibilità che il FISA eroghi un assegno di solidarietà durante il periodo di aspettativa non retribuita stabilita dal CCNL; per i congedi parentali la possibilità di costituire un fondo per integrare dal punto di vista salariale l’indennità definita dalla Legge.

Ulteriori punti inseriti nella piattaforma riguardano l’implementazione dei permessi in caso di matrimonio, per malattia del figlio, per il padre in occasione della nascita del figlio e richieste specifiche per le lavoratrici, sia con contratto di lavoro a tempo determinato che indeterminato, vittime di violenza di genere, con lo scopo di favorire il loro reinserimento nella vita lavorativa, sociale e familiare.

La piattaforma per il rinnovo di questo contratto, uno tra i più importanti nel settore agroalimentare, è stata inviata nei tempi definiti dal CCNL alle controparti: auspichiamo che presto si apra la fase delle trattative e che, lo stesso in tempi brevi, le lavoratrici e i lavoratori agricoli abbiano un nuovo contratto.

 

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