Cgil-Cisl-Uil e Fai-Flai e Uila in piazza insieme alla comunità indiana
Centinaia di lavoratori agricoli hanno partecipato a Latina alla manifestazione indetta congiuntamente da Cgil-Cisl-Uil e Fai-Flai-Uila contro il caporalato e a sostegno della comunità indiana, oggetto di ripetuti atti di intimidazione e violenza nei mesi scorsi da parte di imprenditori senza scrupoli. Prima della manifestazione una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal prefetto di Latina Maurizio Falco e sono state presentate delle proposte tra cui la necessità che vengano coordinati i controlli tra i diversi organi ispettivi. In particolare, il documento propone la strada strutturazione di un sistema di controlli “ordinari” attraverso un adeguamento degli organici dell’Ispettorato del Lavoro e un coordinamento stabile e continuativo di tutti i servizi Ispettivi del territorio (Inps, Inail e Asl) che potrebbero, inoltre, mettere a disposizione le loro importanti banche dati (l’Inps, l’anagrafe e i fascicoli del produttore delle aziende agricole con il numero dei lavoratori da esse occupate e con il numero di giornate regolarizzate – l’Inail, i dati sugli infortuni distinti tra datori di lavoro e dipendenti, la Asl i dati degli infortuni domestici in gran parte non denunziati).
“Un incontro positivo, quello con il nuovo prefetto” ha dichiarato il segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza aprendo il comizio a Piazza della libertà “nel corso del quale abbiamo condiviso la necessità di un maggiore coordinamento dei nuclei ispettivi preposti ai controlli in materia di caporalato e sfruttamento del lavoro. Consideriamo, poi, particolarmente significativa l’attenzione dimostrata dal prefetto che ha voluto saldare il nostro incontro con lo sciopero e la manifestazione di questa mattina. Il nostro pieno sostegno” ha quindi aggiunto Mantegazza “va al lavoratore che, con coraggio, ha denunciato le violenze subite e al quale la Uila ha prontamente offerto assistenza legale. È importante che tutti i lavoratori vittime di soprusi denuncino i loro aggressori, solo così sarà possibile iniziare a cambiare le cose”.
Alla manifestazione era infatti presente anche il lavoratore, vittima di un’aggressione lo scorso 5 settembre ad Aprilia, che ha documentato in un video la violenza subita e, con il sostegno della Uila, ha deciso di denunciare all’autorità giudiziaria il grave fatto.
Nel corso del comizio, insieme ai rappresentanti degli altri sindacati e della comunità indiana, è intervenuto anche il segretario della Uila di Latina, Giorgio Carra che ha sottolineato l’importanza di un’azione congiunta tra i sindacati e le comunità straniere nella lotta contro lo sfruttamento. Oggi e’ una giornata importante che
segna l’impegno sindacale insieme alla comunita’ indiana nella provincia di Latina per cercare di interrompere questa spirale del caporalato, dello sfruttamento in agricoltura e della
violenza esercitata nei confronti dei lavoratori. Oggi con il documento che abbiamo presentato al Prefetto di Latina e con la partecipazione dei lavoratori riuniti qui in piazza abbiamo compiuto certamente un altro passo avanti. Sicuramente non abbiamo risolto tutti i problemi, serve un impegno costante ma da parte nostra cerchiamo di portarlo avanti costantemente” ha detto Carra. “Dobbiamo poi considerare l’importanza del settore agricolo nella provincia di Latina. 20mila braccianti agricoli di cui un terzo sono indiani, un terzo sono italiani e l’altro terzo ancora sono
rappresentati da tutte le altre nazionalità in particolare della comunità rumena. Tutti i lavoratori devono sapere che nel sindacato troveranno sempre sostegno e assistenza per risolvere i loro problemi perché, sia chiaro, noi vogliamo risolvere i problemi ma anche far comprendere a tutti che non è più possibile violare i diritti delle persone: nella nostra provincia, l’agricoltura è importantissima e deve continuare ad essere fonte di occupazione e di reddito per gli oltre 20.000 lavoratori agricoli presenti”.
La manifestazione segue l’importante azione “Alt Caporalato” condotta dall’Ispettorato del Lavoro di Latina per contrastare lo sfruttamento dei braccianti agricoli, tra il 7 e il 20 settembre. Iniziativa che va nella direzione auspicata da tempo dalla Uila Uil: mettere in campo un sistema di controlli continuativo e coordinato tra le varie forze dell’ordine competenti che colpisca in modo efficace le irregolarità di qualsiasi tipo riscontrate nelle aziende agricole ispezionate, senza attendere i casi estremi di sfruttamento e di sopraffazione nei confronti dei braccianti. Situazioni che non rendono giustizia ai tanti datori di lavoro onesti e corretti e che rimandano un’immagine del settore agricolo della provincia di Latina non corrispondente alla realtà.
“Riteniamo molto positivo che la task force si sia avvalsa del supporto di Ispettori provenienti da altre province e dei Carabinieri del nucleo ispettivo di Latina e del Comando Tutela Lavoro di Roma e, soprattutto, sia stata coordinata con i servizi Ispettivi dell’Inps e dell’Inail. Così come riteniamo strategicamente corretto che tutta l’operazione sia stata coordinata dalla Prefettura e dai comandi provinciali della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza” prosegue Carra. “A nostro avviso sarebbe certamente interessante e utile un confronto con le forze sociali, sindacali e imprenditoriali, sugli esiti dell’operazione straordinaria messa in campo e sulla valutazione di possibili nuovi obiettivi di altre iniziative per riportare il comparto agricolo nell’alveo della legalità e della correttezza nell’interesse dei lavoratori e degli imprenditori del settore che si sono comportati correttamente ed hanno a cuore le prospettive del settore”.
Guarda il video dell’intervento del segretario generale Uila, Stefano Mantegazza