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Assunzioni congiunte in agricoltura? In ritardo per colpa dell’Inps

9 Luglio 2015
in AGRICOLTURA E PESCA
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SEMPLIFICAZIONE
Assunzioni congiunte in agricoltura? In ritardo per colpa dell’Inps
Copagri solleciterà l’attuazione della riforma
di Fabio Caldera

Il 2015 avrebbe dovuto essere l’anno della semplificazione e della svolta per quanto concerne le assunzioni congiunte in agricoltura.

Infatti, è stata introdotta la possibilità di instaurare un unico rapporto di lavoro, suddiviso tra le diverse aziende coobbligate, nel caso in cui più imprese collegate tra loro avessero voluto assumere lo stesso lavoratore. Il fine? Semplificare gli adempimenti dovuti per il rapporto di lavoro, demandandoli ad un “referente unico” ovvero l’azienda principale tra quelle appartenenti ad un medesimo gruppo di imprese, o la capogruppo in caso di regime di contratti di rete – con almeno il 50% di esse agricole, o in presenza di legami di parentela entro il terzo grado, o addirittura riconducibili tutte al medesimo proprietario. Dal 7 gennaio 2015, dopo numerosi tavoli organizzati anche in presenza della Copagri, è divenuto operativo il nuovo modello Unilav, che prevede proprio la possibilità di avere un solo lavoratore e più codici aziende.

Il problema, però, è che l’Inps a tutt’oggi è in ritardo con l’attuazione della riforma.

Pertanto ai fini degli adempimenti ciascuna azienda dovrà singolarmente provvedere fino almeno al IV trimestre 2015, per quanto di propria competenza, alla denuncia Dmag e al relativo versamento dei contributi.

Tutto questo puntualmente raccontato dalla circolare Inps n. 131.

Tale situazione rischia però di rendere vani gli sforzi compiuti fin ora. Come Copagri cercheremo di sollecitare, per quanto nelle nostre possibilità, l’Istituto nazionale di previdenza, augurandoci che già per il terzo trimestre sia in grado di cominciare a intrattenere i rapporti col solo “referente unico”, di modo che questa tanto agognata semplificazione abbia finalmente inizio.

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