ARAL
Dipendenti senza stipendi, al via la mobilitazione
di Antonio Mattei e Francesco Paternoster
I dipendenti dell’Associazione Allevatori Lazio dicono basta. E stanchi di promesse non mantenute si fermano. Preso atto in Consiglio Regionale che i finanziamenti per l’Associazione Regionale Allevatori del Lazio non saranno resi disponibili prima della fine di novembre e constatata l’ impossibilità da parte dell’Associazione di pagare tanto le ultime, quanto le prossime retribuzioni ai dipendenti, i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali Regionali hanno deciso, nel corso dell’assemblea convocata il 15 ottobre da Fai, Flai, Uila e Confederdia del Lazio, di rispondere con forza e determinazione, stufi di istituzioni abili ad erigersi mediaticamente quali promotrici del settore zootecnico laziale ma nei fatti disattente alle necessità dei suoi lavoratori.
Nell’ormai ciclico rimpallo delle responsabilità tra Associazione ed Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, e nei perenni ritardi della burocrazia regionale che rallenta l’erogazione dei fondi, chi ne paga il prezzo sono, come spesso già accaduto, i lavoratori e le lavoratrici dell’ARAL.
Per questo l’assemblea ha deciso di procedere con un calendario di mobilitazioni tra cui uno sciopero con astensione dal lavoro a partire dal 26 ottobre ed una manifestazione sotto la Regione Lazio il 4 novembre, per portare il problema materialmente di fronte a chi, nei fatti, nulla sta facendo per trovare soluzioni concrete.