REDDITO
Anche NASpI e DIS-COLL per il “bonus 80 euro”
Nel 2015 il bonus fiscale potrà salire a 960 euro
Il bonus fiscale per i lavoratori dipendenti, potrà arrivare nel 2015 a 960 euro annui, contro i 640 euro del 2014 (80 € per 8 mesi, perché decorrente da Maggio). Restano esclusi dal beneficio i pensionati e i lavoratori autonomi e, ai fini del calcolo del bonus, rileveranno le indennità percepite grazie alle nuove prestazioni NASpI (indennità di disoccupazione ordinaria) e DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori parasubordinati).
Con il messaggio n. 2946, l’Insp ha fornito alcune indicazioni sul cd. “bonus 80 euro”, introdotto con il D.L. n. 66/2014 e reso strutturale dalle Legge di Stabilità 2015.
Requisiti e modalità di erogazione sono gli stessi dello scorso anno.
Pertanto, chi ha un reddito complessivo annuo non superiore a 24.000 euro e sconta, dopo aver applicato la sola detrazione per lavoro dipendente, una imposta netta positiva, avrà diritto ad un credito di imposta (che non concorre alla formazione del reddito) pari a 960 euro, erogato in dodici “rate” mensili da 80 euro ciascuna. Per redditi da 24.000 a 26.000 euro il bonus subirà una riduzione progressiva: il credito sarà determinato dal rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di euro 2.000.
Gli 80 euro saranno versati direttamente in busta paga; il lavoratore, quindi, non dovrà fare nessuna richiesta in quanto spetterà al datore di lavoro verificare la situazione reddituale individuale (facendo una previsione sulla base delle retribuzioni corrisposte).
Al contrario, i dipendenti che ritengono di non avere i presupposti per il riconoscimento del beneficio sono tenuti a comunicarlo al proprio datore.
Secondo i chiarimenti dell’Inps sono esclusi dal beneficio i pensionati e i lavoratori autonomi e, ai fini del calcolo del bonus, rileveranno le indennità percepite grazie alle nuove prestazioni NASpI (indennità di disoccupazione ordinaria) e DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori parasubordinati), alle quali si applicano le indicazioni già fornite a suo tempo per ASpI e Mini-ASpI. In pratica, essendo pagamenti effettuati direttamente all’assicurato, sarà l’Inps che, in qualità di sostituto di imposta, riconoscerà l’eventuale credito ai potenziali beneficiari.
Relativamente alle rate 2014 non percepite e riaccreditate quest’anno, infine, il contribuente potrà recuperarle con la dichiarazione dei redditi 2014.