LAVORO
Caporalato: arrestate 7 persone in provincia di Catania
Mammucari (Uila): “Combattere l’illegalità per favorire qualità lavoro e produzioni”
Sette persone sono state arrestate ieri, e due sono ancora ricercate, per sfruttamento di braccianti romeni, compresi minorenni e donne, a Paternò, in provincia di Catania. Attratti dalla possibilità di potere avere un lavoro, i braccianti venivano ingaggiati in Romania, ma una volta arrivati nelle campagne eraano costretti a vivere sotto capannoni senza acqua corrente ed energia elettrica, a lavorare per oltre 12 ore al giorno per 50 euro, ai quali venivano detratti 25-30 euro per le spese di vitto e alloggio. Le vittime erano costrette ad uno stato di sudditanza psicologica e poste dinanzi all’alternativa di accettare le gravose condizioni oppure non lavorare più, perdendo così anche gli esegui guadagni ottenuti. Il procuratore Giovanni Salvi e il sostituto Alessandra Tasciotti hanno contestato agli indagati l’associazione per delinquere finalizzata all’estorsione ed il procuratore ha annunciato “il potenziamento del settore per la tutela del lavoro e dell’ambiente” del suo ufficio.
“Il fenomeno criminale del caporalato, che sfrutta la manodopera in agricoltura, deve essere contrastato con azioni chiare e dirette a tutela del lavoro e dei prodotti di qualità. A un mese dall’inizio di Expo, crediamo sia importante porci un interrogativo: il cibo che arriva sulle nostre tavole è stato prodotto nel rispetto di leggi e contratti o è invece è il frutto della mortificazione dei diritti civili e dello sfruttamento dei lavoratori?” ha dichiarato il segretario nazionale della Uila-Uil Enrica Mammucari in merito alla notizia. “Con l’iniziativa di Rosarno Fai, Flai e Uila, insieme alle istituzioni e al sistema delle imprese, hanno lanciato un segnale forte per contrastare questo fenomeno e per riaffermare il principio che la qualità delle nostre produzioni si realizza solo attraverso il riconoscimento della dignità del lavoro” ha aggiunto Mammucari. “Inoltre, un grande passo in avanti è stato fatto con l’insediamento presso L’Inps della cabina di regia introdotta dal decreto “Campolibero” il cui primo obiettivo è far incontrare, attraverso la rete telematica dell’Inps e tramite le Parti sociali, domanda e offerta in agricoltura.” “Tutte queste azioni, ha concluso il segretario, sono necessarie per far emergere i valori della legalità nel settore agricolo, definendo una certificazione etica del lavoro e migliorando la qualità delle produzioni italiane per essere sempre più competitivi anche sul versante dell’export”.