BONIFICA
Successo del presidio Fai, Flai, Filbi. Ma la mobilitazione prosegue
di Francesca Torregrossa
Grande partecipazione dei lavoratori dei consorzi di bonifica al presidio organizzato da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil il 28 luglio, a Roma, sotto la sede dello Snebi, in occasione dello sciopero nazionale proclamato per il mancato rinnovo del CCNL, ormai scaduto da 18 mesi.
Sciopero che arriva dopo una mobilitazione fortemente partecipata iniziata con gli scioperi interregionali del 28 giugno, 30 giugno e 5 luglio e ancora in corso con il blocco degli straordinari fino al 3 agosto. La mobilitazione però continua. Nel corso del presidio, infatti, le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro con i vertici Snebi che, però, non ha prodotto i risultati sperati. Pertanto Fai Flai e Filbi hanno deciso di mettere in atto nuove iniziative di lotta, compatibilmente con i tempi tecnici derivanti dai vincoli legislativi sul servizio pubblico, fino a quando non si giungerà ad una positiva conclusione del contratto.
Dopo mesi di serrata trattativa in cui le organizzazioni sindacali hanno dimostrato la loro disponibilità a concludere l’accordo in tempi rapidi, la mobilitazione si è resa necessaria per chiedere il superamento delle proposte inaccettabili dello Snebi in materia di licenziamenti, demansionamento e riduzione delle agibilità sindacali.
La controparte inoltre ha dimostrato una profonda chiusura sulle tutele dei lavoratori avventizi e, per quanto riguarda il salario, ha proposto un aumento insufficiente e nessuna soluzione per la copertura del periodo di vacanza contrattuale.
L’ampia adesione al presidio conferma la volontà dei dipendenti dei Consorzi di Bonifica di rinnovare un contratto finalizzato non solo alla tutela dei lavoratori ma anche alla salvaguardia del territorio di tutto il paese. Non dobbiamo dimenticare infatti il ruolo fondamentale che quotidianamente viene svolto dai Consorzi di Bonifica per garantire l’irrigazione e la messa in sicurezza del suolo, nonché la salvaguardia dei beni culturali che preserva l’identità storica e culturale del nostro paese.
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