PAC
Semplificazione e flessibilità: sarà la volta buona?
Il commissario Hogan promette meno controlli e novità
di Fabio Caldera
Semplificazione. Questa la parola chiave usata dal Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan nell’ultimo consiglio agricolo. Una semplificazione urgente per quanto concerne tutta la nuova programmazione PAC 2015. I nuovi criteri di distribuzione degli aiuti comunitari agricoli, infatti, hanno creato notevoli difficoltà agli Organismi Pagatori di tutta Europa – per non parlare del caos vero e proprio che si è generato in Italia.
Il progetto prevede un sostanziale abbassamento dei controlli con una riduzione dal 5% al 1% della dimensione del campione, e non più di una “visita” in azienda nel corso dello stesso anno. L’obiettivo è permettere agli stati membri di attuare la riforma con tutte le sue novità, evitando il sorgere di penalità aggiuntive sugli aiuti Pac derivanti da una interpretazione libera o troppo severa delle nuove regole. Su questo, promette il Commissario, sarà pronto per la prima metà di dicembre un pacchetto esplicativo di misure per agevolare gli stati nella corretta applicazione della nuova programmazione e nell’ambito dei controlli preliminari, eliminare il pericolo di incappare in sanzioni a carico degli agricoltori durante la correzione delle domande 2015.
Per gli inizi del 2016, inoltre, sono previste ulteriori misure che riguarderanno i tanto contestati vincoli ambientali che gravano sulle aziende, un peso che grava in misura maggiore sulle aziende italiane rispetto al contesto europeo. Verranno resi noti quindi i nuovi correttivi per quanto concerne l’obbligo di diversificazione al nuovo set-aside che impone di destinare parte del terreno aziendale a opere con valenza ambientale o paesaggistica. Sempre nei primi mesi del prossimo anno arriveranno ulteriori interventi sugli aiuti accoppiati e sul regime dei giovani agricoltori, che prevedono premi maggiorati e un trattamento di miglior favore nell’accesso ai contributi dello sviluppo rurale.
Non possiamo che dirci soddisfatti di questo intervento – meglio tardi che mai –, ora però c’è necessità che il testo venga pubblicato con urgenza per poter risolvere tutti i problemi presenti sul nostro territorio, a cui l’Italia ancora non sa dare risposta.