Festa delle Donne
8 Marzo, con la Uila in prima linea per vera uguaglianza di genere
di Irene Leoni
Coordinatrice regionale Emilia Romagna pari opportunità e politiche di genere-Uila
“Le donne devono guadagnare meno degli uomini perché sono più deboli, sono più piccole e sono meno intelligenti. Devono guadagnare meno” Janusz Korwin-Mikke
Questa frase è stata pronunciata da Janusz Korwin-Mikke, parlamentare europeo nel 2017 e non, come potrebbe sembrare, nel 1800. Esternazioni del genere, purtroppo frequenti, ci fanno capire come sia in tempo di pace sia in tempo di guerra, le donne subiscano discriminazioni e violenze sia per mano dello Stato, sia per mano della comunità, sia per mano della famiglia. Tutto questo ci impedisce di esercitare e di godere pienamente dei nostri diritti umani. Dignità umana, libertà, uguaglianza e solidarietà tra uomini e donne costituiscono diritti fondamentali sanciti a livello internazionale da decenni ormai: dal trattato di Lisbona, alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, alla Dichiarazione Universale dei diritti Umani senza tralasciare la nostra Costituzione Italiana. La quarta Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, ha sottolineato l’importanza fondamentale dell’emancipazione delle donne e della piena partecipazione in tutte le sfere della società per realizzare l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace. Queste bellissime parole rimangono però, troppo spesso, semplice inchiostro su fogli di carta, la cui attuazione e messa in pratica sembra sempre troppo ricca di ostacoli, e diventa quindi molto difficile riempirle di significato attraverso esempi positivi. Abbiamo bisogno di ulteriori progressi, per raggiungere una reale parità tra donne e uomini sia nella vita professionale che in quella privata. Guardando un po’ di dati non si possono di certo dire superati i temi della violenza e della discriminazione a danno del genere femminile. Secondo il Global Gender Gap 2016, pubblicato dal World Economic Forum, nel panorama mondiale, le donne ogni anno lavorano in media 39 giorni in più degli uomini e l’Italia – su 144 Stati censiti – risulta cinquantesima nel ranking globale. Si posiziona all’89esimo posto in tema di occupazione femminile (scesa dal 60% al 57% dal 2015 al 2016) e scende al 117esimo posto nella categoria Partecipazione economica e opportunità. L’Istat ci dice che in Italia nel 2015 si è ridotto il divario di genere nell’occupazione ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti la distanza tra l’occupazione femminile e quella maschile rimane elevata – attestandosi al 18.3% per il 2015 – e la riduzione del Gender Gap è dovuta da una parte al forte impatto della crisi sulle occupazioni più tipicamente maschili (industria, costruzioni) e una maggiore tenuta di quelle femminili (servizi) e dall’altra all’innalzamento dell’età pensionabile che ha contribuito all’aumento del tasso di occupazione. Permangono le difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, legate anche all’asimmetria dei ruoli all’interno delle coppie (anche se vi è un netto miglioramento tra le coppie giovani) e questa asimmetria si rileva particolarmente in corrispondenza della maternità, momento che spesso coincide con la perdita del posto di lavoro o con l’abbandono dello stesso da parte delle donne. La condizione reddituale femminile continua ad essere peggiore di quella maschile, anche se la distanza si sta lentamente accorciando e l’occupazione femminile nei ruoli manageriali cresce. Da questi pochi dati si evince che tanto è stato fatto, ma molto è ancora da fare ed è importante che la ricorrenza dell’8 marzo sia una occasione per fermarsi a riflettere su tutte le battaglie che sono state combattute, che si stanno combattendo e che saranno combattute dalle donne in campo sociale, economico e politico. In questo la Uila è al nostro fianco ogni giorno attraverso il dialogo diretto con le lavoratrici dentro le aziende e durante i rinnovi contrattuali sia nazionali che di secondo livello, avanzando proposte avanguardiste in tema di parità di genere. L’obiettivo è dare risposta ai bisogni reali delle persone creando le condizioni per conciliare vita e lavoro e un’uguaglianza che rispetti le differenze di ciascuno. L’ 8 marzo non deve essere solo la festa delle donne ma anche la festa per le donne, giorno in cui celebrare il nostro coraggio e la nostra determinazione contro la discriminazione nel lavoro, nel salario, contro la violenza e contro il sessismo. È importante tenere viva l’attenzione sui vari temi non solo oggi, ma ogni giorno, la UILA sarà sempre in prima linea nella lotta verso una vera uguaglianza di genere.