L’industria del latte e gli allevatori trattano per rinnovare 18mila contratti – “El Pais” (Spagna)
7 marzo 2015 – La grande multa della Commissione sulla concorrenza contro nove industrie del latte è arrivata in un momento cruciale per gli allevatori e per le industrie.
Durante questo mese, il settore è coinvolto nel rinnovo dei 18mila contratti tra gli allevatori e le industrie. E devono farlo secondo le nuove condizioni che il ministero dell’agricoltura ha fissato che, tra le altre novità, impone una durata di tali impegni almeno per un anno. Il rinnovo dei contratti, che ora di solito duravano da tre a sei mesi e indicavano un prezzo fisso o collegato ad una serie di indici, è uno dei momenti più difficili per i produttori, data la dispersione del settore. Inoltre, questa volta dobbiamo aggiungere altri due motivi. Il primo e’ la multa di 88 milioni di euro (…) e l’impatto che questa avrà sulle risorse (delle industrie). Il secondo motivo è che siamo a meno di un mese dalla eliminazione del sistema delle quote che limita la produzione annua a soli 6,5 milioni di tonnellate. L’esistenza di un contratto tra industriali e allevatori che disciplina le condizioni di vendita è antica. Ma ora il governo ha fissato una serie di condizioni per questi impegni che cercano di bilanciare il rapporto (di forze). Tra le novità più importanti c’è la nuova durata minima del contratto: un anno. Questa richiesta è stata respinta in modo assoluto dagli industriali, perché ritengono impossibile garantire la stabilità per un periodo così lungo nei mercati. Tuttavia, questa condizione è un’esigenza solo per gli industriali, perché gli allevatori possono scegliere di firmare contratti di durata più breve.
Due mesi prima della scadenza di ogni contratto, sarà ora obbligatorio presentare una nuova offerta di contratto. A questi contratti non potranno essere apportate modifiche o integrazioni; gli stessi contratti devono essere sottoscritti prima della consegna di latte.
Come in precedenza, i contratti possono prevedere un prezzo fisso, misto o variabile, che è soggetto a diversi riferimenti. Il contratto prevede i periodi e il volume di latte da consegnare, con un margine di variazione del 10%. In base alle nuove disposizioni, alcuni gruppi industriali mantengono già contatti con i produttori o le organizzazioni di produttori per impostare le nuove condizioni. I prezzi che sono trattati nel caso di prezzi fissi vanno da 32 centesimi al litro nel centro del paese ai 30 centesimi nelle province piu’ produttive del nord della Spagna. (…) [Vidal Mate’, quotidiano]
L’Organizzazione mondiale della sanita’ affronta il problema degli zuccheri nascosti nei prodotti alimentari – “Le Monde” (Francia)
4 marzo 2015 – L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda, [con le nuove linee guida pubblicate] mercoledì 4 marzo, di limitare il consumo di zuccheri liberi o nascosti a meno del 10% della dose energetica giornaliera, e persino al 5% se possibile. Questa raccomandazione è volta a favorire la lotta all’obesità e alle carie dentarie. Il 10% della dose giornaliera equivale a 50 grammi di zucchero, vale a dire 12 cucchiaini da caffè o 200 calorie per un adulto (150 per un bambino). Secondo uno studio dell’OMS pubblicato a metà gennaio, le malattie non trasmissibili come il diabete, il cancro o le malattie cardiache sono la causa di 16 milioni di decessi prematuri ogni anno nel mondo. Alcune di queste malattie sono provocate da un cattivo stile alimentare, come l’abuso di alcol, il tabacco, o una cattiva alimentazione, troppo ricca di grassi o di zuccheri.
Suedzucker preannuncia tagli di personale in vista della fine delle quote – “Die
Welt” (Germania)
4 marzo 2015 – A causa della scadenza dell’Organizzazione comune di mercato dello zucchero prevista per il 2017 Suedzucker, il maggiore produttore europeo di zucchero, dovrà effettuare una riduzione di personale a tre cifre. Secondo quanto dichiarato mercoledì da un portavoce della stessa società (…), il settore maggiormente colpito sarà quello dell’amministrazione del segmento Zucchero. “Stiamo esaminando tutte le procedure e stiamo valutando chi può andare in pensione e chi potrebbe essere sostituito”. Il gruppo avrebbe intenzione di sospendere la produzione di zucchero portata avanti nello stabilimento francese di Marsiglia – un provvedimento che riguarderebbe 80 dipendenti – inoltre starebbe pensando a un programma di prepensionamento per 50 dipendenti belgi.
In vista della fine dell’Ocm zucchero, che ha finora severamente regolato le quote di produzione, i dazi all’importazione e gli aiuti, il settore ha di fronte un grande cambiamento: senza le quote (…) verrà meno quella sicurezza che finora è sempre stata data per scontata. Non sono da escludersi ulteriori riduzioni di personale – ha spiegato il portavoce del gruppo – ma “non arriveremo [a un taglio] a quattro cifre”, ha assicurato. Secondo quanto riferito dalla stessa società, Suedzucker conta attualmente circa 18.000 dipendenti, 8.200 dei quali nel segmento Zucchero. [dpa, lsw; quotidiano]
Sospetto cartello nella grande distribuzione di prodotti per l’agricoltura – “Frankfurter Allgemeine Zeitung” (Germania)
3 marzo 2015 – L’Autorità della Concorrenza ha avviato delle perquisizioni in tutta la
Germania nelle sedi di grandi aziende specializzate nel commercio di prodotti per l’agricoltura, per il sospetto di fissazione illegale dei prezzi dei pesticidi nella grande distribuzione. Nell’indagine sono finite anche BayWa e Agravis (…). Secondo quanto rivelato martedì alla Deutsche Presse-Agentur da un portavoce dell’autorità antitrust, le perquisizioni hanno interessato altre cinque aziende e un’associazione. (…)
Le autorità non hanno voluto fornire dettagli in merito ai nomi delle aziende e dell’associazione coinvolte.
La BayWa, il leader europeo nel settore del commercio agricolo, ha confermato che gli uffici della sua sede centrale di Monaco sono stati perquisiti. (…) Il periodo d’inchiesta riguarda il periodo compreso dal 2000 ad oggi.
Anche Agravis, il secondo attore nel commercio agricolo europeo, ha confermato che l’autorità di concorrenza ha avviato delle indagini nella sede centrale del gruppo, presso
Hannover, per la sospetta partecipazione ad accordi lesivi della concorrenza da parte di alcuni dipendenti della società, che ha offerto a sua volta piena collaborazione alle autorità.