La responsabile PD del settore pesca e acquacoltura Laura Venittelli ha depositato una proposta di legge per chiedere al parlamento italiano di ratificare la convenzione ILO C 188 sul lavoro nella pesca, approvata dall’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2007 che mira “a garantire condizioni di lavoro dignitoso a tutti i lavoratori della pesca”. “Esprimiamo soddisfazione e gratitudine all’onorevole Venittelli per la sua iniziativa. Finalmente, dopo sei anni di silenzio da parte del governo e dopo che, nel 2010, l’Unione europea ha raccomandato ai paesi membri di ratificarla, una richiesta promossa dalla Uilapesca e portata avanti insieme a Fai e Flai approda in parlamento. Un sincero grazie, quindi a Laura per aver ascoltato con attenzione e fatta propria questa nostra proposta.
Nelle prossime settimane ci attiveremo per far sì che la proposta di legge possa arrivare a buon fine al più presto”.
Così la segretaria generale Enrica Mammucari e il segretario nazionale Fabrizio De Pascale commentando l’iniziativa assunta dalla responsabile PD del settore pesca.
“L’italia, attraverso la contrattazione collettiva e la legislazione esistente, assicura già ai lavoratori della pesca elevati standard di protezione sociale, ma siamo convinti – proseguono i segretari – che con l’entrata in vigore della convenzione sarà più facile assicurare ai lavoratori di tutto il mondo maggiori tutele sociali e migliori condizioni di lavoro, combattendo così il dumping sociale di cui l’Italia è tra le principali vittime. Sarà inoltre più facile combattere lo sfruttamento delle persone e contrastare con più forza anche la piaga della pesca illegale che, in molti casi, utilizza proprio lo sfruttamento del lavoro irregolare per raggiungere il suo scopo”.
La convenzione è stata ratificata dalla Francia, primo paese europeo a farlo, nell’ottobre 2015. Gli stati che l’hanno ratificata sono finora sei e la Convenzione entrerà in vigore quando saranno raggiunte 10 ratifiche.