L’INTERVISTA
Recuperare il senso della ragione in Italia e nel Mondo
di Fabrizio De Pascale
Non ci crederete ma dopo lunghi giorni di silenzio ho sentito l’esigenza di chiamare Stefano che non mi cerca più per l’intervista della domenica…
Fabrizio. Ciao Stefano! Che ne dici di una intervistina? Come mai non mi chiami più?
Stefano. Mi pare che il mondo sia salito sull’ottovolante e mi gira un po’ la testa…
F. Va beh ma i nostri lettori protestano. Vengo? Prepara una bella colazione…
S. Lo vedi? Il mondo si è girato e ora sei tu a insistere per lavorare la domenica…va beh vieni…
Attraverso la città, ansioso di conoscere il pensiero di Stefano sui più recenti fatti nazionali e internazionali. Arrivo, la colazione è pronta. Cominciamo.
F. Certo è stato un inizio di anno un po’ complicato ..
S. Più che altro mi pare che un po’ ovunque si stia smarrendo il senso della ragione
F. Dai non fare così, siediti sulla tua poltrona preferita e proviamo a fare un po’ d’ordine.
S. Ti pare semplice.
F. Dai, proviamo.. se dico Donald Trump, tu che rispondi?
S. Raffiche di tweet, ordini esecutivi, demolizione dell’immagine degli Stati Uniti che conosciamo.
F. Beh non mi sembri tanto confuso..
S. La confusione arriva quando cerco di capire quali finalità ci possano essere dietro la scelta di aprire un conflitto con il Messico paese verso il quale gli USA hanno un export maggiore dell’import o di rimandare a casa iracheni che hanno servito con dedizione gli americani o di sostituire il libero scambio dell’era della globalizzazione con accordi bilaterali.
F. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere più sicuro il paese e di creare più lavoro e ricchezza negli States.
S. Scherzi? Un ritorno al protezionismo sarebbe disastroso per il mondo intero ma soprattutto per gli Stati Uniti. E’ un film già visto e se ne conosce bene il finale. Pensi di difendere posti di lavoro limitando le importazioni, ma tutti gli altri paesi faranno lo stesso con il tuo export e il commercio mondiale collasserà. Gli Stati Uniti sono una superpotenza con un enorme quantità di bilanci commerciali attivi nel mondo. L’idea che un paese leader di aziende globali possa ritirarsi a casa propria è priva di senso.
F. E su muro con il Messico e blocco nell’accettazione dei rifugiati, quale è la tua opinione?
S. Gli Stati Uniti hanno già un forte sistema di controlli che ha permesso negli anni passati a Barack Obama di accogliere un numero di rifugiati siriani pari al 10 % di quelli accolti in Canada. La veemenza e il pressapochismo con cui i nuovi provvedimenti sono stati assunti rimanda al mondo un’immagine degli Stati Uniti profondamente distorta. La forza dell’America è anche dovuta all’idea di essere una terra di libertà e di opportunità. In molti hanno ricordato in questi giorni tristi le parole incise sotto al Statua della Libertà “Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare libere…Mandatemi i senzatetto, gli scossi dalle tempeste..”
Quando la paura prende il sopravvento e tende a sovvertire la storia, c’è di che essere molto preoccupati ma purtroppo queste non sono le sole preoccupazioni che arrivano di là dall’Atlantico.
F. Questa chiacchierata si fa sempre più interessante, dimmi, dimmi…..
S. Leggo le dichiarazioni di Trump e vado per titoli: non gli piace l’Europa unita, vuole indebolire la Nato, boccia la lotta al cambiamento climatico, le convenzioni sui diritti umani sono da rivedere, la tortura da reintrodurre… quando è che qualcuno comincerà a dirgli che molti di questi obiettivi non sono disponibili neanche per il Presidente degli Stati Uniti?
F. In effetti sembra di avere a che fare con un novello dottor Stranamore…L’Europa dovrebbe far sentire forte la sua voce..
S. Il rischio che i valori e gli equilibri trovati dopo la seconda guerra mondiale e che hanno consentito oltre 70 anni di crescita e di benessere al mondo intero, vengano spazzati via, a me sembra molto reale. Il Trumpismo in America si salda con la Brexit inglese e con il ritorno a un continente europeo fatto di nazioni come chiedono tanti partiti populisti europei……
F. Però tutti guadagnano consensi sventolando queste promesse. Forse si dovrebbe riconsiderare criticamente il pensiero illuminista. Forse non è vero che l’essere umano è per sua natura buono e razionale…
S. Non ti allargare… Però ci sono forze politiche che approfittano delle paure e delle insicurezze che travolgono i cittadini dell’Occidente. Il lavoro che manca, il welfare che si riduce, l’immigrazione, il terrorismo…tutti motivi che giustificano grandi inquietudini. Bisognerebbe spiegare che certe ricette sono peggiori del male che pretendono di curare.
F. Esempio concreto?
S. Te la bevi la storia del miliardario americano campione degli esclusi?
F. Effettivamente no, sembra una battuta da film comico…
S. Per questo lavoriamo insieme.
F. E dell’Italia che mi dici?
S. Domanda di riserva?
F. Dai, dai dimmi, si va a votare secondo te?
S. Anche qui mi pare che chi vuole andare al voto abbia poche idee e molto confuse.
F. Sentiamo le tue.
S. In primo luogo non si può andare a votare limitandosi ad applicare la sentenza della Consulta. Il Parlamento deve definire una nuova legge che garantisca al partito che vincerà di poter governare per l’intera legislatura. Ma poi scusa, perché dobbiamo andare a votare?
F. Come ti ho già detto altre volte le domande le faccio io e tu rispondi. Perché dobbiamo andare a votare, anche considerando che, in mancanza di una legge elettorale adeguata e dato il quadro politico generale, probabilmente nessuno vincerebbe e ci ritroveremmo come nel 2013?
S. Appunto. Io credo che questo Parlamento non abbia esaurito il lavoro da fare. Anzi al contrario ci sono tanti provvedimenti importanti da approvare, tante ingiustizie da eliminare..
F. Elenco..
S. Per carità sarebbe lunghissimo. Mi limito a constatare che il partito di maggioranza e il Governo Renzi sono stati bocciati dagli italiani in particolare perché il paese cresce poco, perché oltre il 40% dei giovani sono disoccupati e per un sostegno insufficiente dato alle fasce più deboli del paese. Credo sia necessario correggere il tiro..
F. Esempi concreti.
S. La lotta al lavoro nero e all’evasione fiscale per recuperare risorse e diminuire le disuguaglianze. Il rinnovo dei contratti con soldi freschi in tasca ai lavoratori per far ripartire i consumi. Abbiamo già indicato la necessità di intervenire sui voucher, di correggere per alcuni aspetti il Jobs Act, di avviare una riforma strutturale della contribuzione che consenta un costo del lavoro più basso per gli assunti a tempo indeterminato, di portare ad approvazione la legge-delega sulla lotta alla povertà, e far finalmente decollare la rete delle politiche attive. E poi …
F. E poi?
S. E poi è tempo che si capisca che la politica degli annunci contraddetta un minuto dopo da comportamenti opposti non regala più voti ma anzi aumenta la rabbia e la protesta.
F. Esempio?
S. Due. Se la maggioranza decide di dotare il Governo di un Ministero per il Mezzogiorno perché riconosce di non avere fatto a sufficienza per quelle regioni, è poi necessario che il Governo una politica per il Mezzogiorno abbia il tempo di attuarla. Se si caricano di responsabilità i centri per l’impiego, almeno i soldi per le fotocopie ci devono stare.
F. Altrimenti?
S. A Roma direbbero: “se no me stai a cojonà”.