IMMIGRAZIONE
Patto tra i sindacati del mediterraneo, Fondo Ue per i migranti
di Maria Laurenza
Proporre all’Unione europea l’istituzione di un Fondo in cui tutti i Paesi membri facciano confluire risorse derivanti da forme di “solidarietà fiscale”, sul modello del cosiddetto “8 per mille” attuato in Italia, da destinare alla realizzazione di progetti idonei a creare lavoro in quelle zone prostrate dall’indigenza, dalla povertà e dalla guerra. E’ questo l’oggetto dell’Accordo di Lampedusa, firmato proprio su questa isola simbolo del problema dell’immigrazione, al termine del primo Meeting internazionale “Per un mare di pace e lavoro” organizzato dalla UIL e al quale hanno partecipato l’esecutivo della Uil stessa e i sindacati dei paesi del Nord Africa, di Israele e della Palestina, insieme ai rappresentanti delle religioni cattolica, musulmana, ebrea e buddista. Per la Uila hanno partecipato il Segretario Generale Stefano Mantegazza, la Responsabile Nazionale per le Politiche di genere Raffaella Sette e la Responsabile Nazionale per le Politiche migratorie Maria Laurenza. I firmatari dell’Accordo hanno assunto degli impegni ben precisi, chiedendo alla Confederazione europea dei Sindacati di fare pressione sull’Ue in questa direzione facendosi anche carico del coordinamento e della gestione di tale attività di sostegno alla crescita.
La collaborazione tra la Uil e gli altri sindacati firmatari si concretizzerà, inoltre, in un progetto di cooperazione: la prima si impegna a istituire o a rafforzare uffici o punti di Patronato mentre gli altri offriranno, nelle forme possibili, il relativo supporto logistico. L’obiettivo è quello di limitare i casi di immigrazione clandestina offrendo assistenza e tutela alle persone coinvolte. I Sindacati firmatari daranno continuità all’incontro istituendo un Comitato permanente di monitoraggio e analisi del fenomeno migratorio e delle sue implicazioni per lo sviluppo e il lavoro, coinvolgendo in questo progetto tutti gli altri sindacati dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, organizzando, a turno, una volta l’anno, eventi analoghi nei loro territori nazionali.
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