BUROCRAZIA
Orogel: investimenti e assunzioni bloccate
De Gasperis (Uila): “Serve sforzo condiviso per semplificazione”
La burocrazia blocca Orogel. Da quattro anni l’azienda di Cesena è in attesa dei nulla osta per la realizzazione di un nuovo stabilimento che porterà la capacità produttiva ad oltre un milione di quintali l’anno di verdure fresche surgelate: uno stop che blocca 80 milioni di euro di investimenti e che peserà per altri 15 milioni in termini di sovraccosti. Ma che, soprattutto, blocca l’assunzione prevista di 80 nuovi addetti.
Nonostante il terreno ad uso produttivo fosse già nella disponibilità di Orogel da 12 anni, l’azienda, che con la scadenza del piano particolareggiato ha dovuto riavviare nel 2010 un iter burocratico che ha coinvolto enti diversi, otterrà le autorizzazioni urbanistiche solo entro l’estate e i lavori inizieranno, forse, a settembre. Ma intanto tutto è fermo. La nuova struttura, che si installerà su un’area di 44mila metri quadrati a fianco alla sede centrale di Cesena, prevede un magazzino automatizzato per la conservazione e il confezionamento delle verdure fresche surgelate. Per quanto riguarda gli investimenti trenta milioni saranno destinati all’insediamento per la logistica e il confezionamento, 5 saranno assorbiti dall’aumento della capacità produttiva mentre 12 andranno al potenziamento della surgelazione degli ortaggi. Dieci milioni saranno investiti in una struttura meccanizzata a temperatura controllata per accogliere il prodotto in arrivo dalla campagna, con l’automazione di tutto il processo di conferimento e stoccaggio, mentre otto andranno agli altri due stabilimenti di surgelazione in Veneto e Basilicata.
“La vicenda dell’Orogel è solo una tra le tante che coinvolge aziende italiane sane e con la volontà di investire che rimangono bloccate da iter burocratici lenti e pesanti. Una storia che dimostra, se ve ne fosse ancora bisogno, come il vero freno agli investimenti nel nostro paese non sia rappresentato dalle organizzazioni sindacali bensì da un sistema normativo e burocratico che lascia enormi spazi all’interpretazione ed all’arbitrio e che invece di limitare, permette lo sviluppo di fenomeni corruttivi, appesantendo fortemente l’esercizio di impresa” ha commentato Gabriele De Gasperis, segretario nazionale Uila.
Secondo il segretario “il sindacato, al contrario, come ricordato in un recente studio del Fondo monetario internazionale svolge il fondamentale ruolo di mitigare le disuguaglianze sociali e la progressiva concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi”. “Dopo sette anni di pesante crisi” ha quindi aggiunto De Gasperis, “la priorità per il paese deve consistere in uno sforzo condiviso per la semplificazione che permetta finalmente all’Italia di spezzare lacci e lacciuoli burocratici, evitando di precarizzazione ulteriormente il lavoro e di emarginare i corpi intermedi.”