LAVORO NERO
Norvegia e Danimarca scrivono al governo
“Contro sfruttamento riformare il mercato del lavoro agricolo”
L’eticità del lavoro dei prodotti agroalimentari italiani diventa una questione europea.
Imprese, sindacati e Ong di Norvegia e Danimarca hanno scritto al governo italiano invitandolo a riformare il mercato del lavoro agricolo e porre un freno al lavoro irregolare in agricoltura.
Una richiesta contenuta in una lettera inviata, ieri, al presidente del consiglio Matteo Renzi e ai ministri del lavoro Giuliano Poletti e delle politiche agricole Maurizio Martina da parte delle iniziative per il commercio etico, di cui fanno parte sindacati, gruppi della grande distribuzione (tra cui la Coop) e associazioni di imprenditori di Norvegia e Danimarca (Ieh e Dieh). Lettera sottoscritta anche dall’Effat (sindacato europeo dell’agricoltura, industria alimentare e turismo).
Queste organizzazioni, in seguito alla preoccupazione espressa da dettaglianti alimentari norvegesi, hanno dato vita al progetto “Pomodori dall’Italia” che mira a fronteggiare condizioni di lavoro precarie per i lavoratori migranti nel settore agricolo italiano.
Tramite la collaborazione con le parti interessate italiane, il progetto intende contribuire a condizioni lavorative dignitose per questi lavoratori nonché fronteggiare abusi nelle catene di approvvigionamento dei prodotti agricoli italiani.
“Una prevalenza di lavoro irregolare e sommerso, come anche l’abuso di lavoratori migranti assunti per intermediazione illecita (tramite caporali) in gran parti del settore agricolo italiano” si legge nella lettera “sono state cause di crescente preoccupazione per rivenditori di generi alimentari in diversi paesi europei, inclusi Danimarca e Norvegia”.
Chiedendo quindi condizioni lavorative dignitose per i lavoratori agricoli migranti, le organizzazioni propongono l’implementazione di misure che evitino l’intermediazione illegale di manodopera agricola, contrastino l’occupazione irregolare di lavoratori facilitino trasparenza nell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro agricolo. A questo proposito, la richiesta si concentra specificamente sull’attuazione della riforma del mercato del lavoro agricolo e della proposta dei sindacati italiani del 26 Febbraio 2014.
“La lettera inviata al governo italiano dalle iniziative per il commercio etico di Norvegia e Danimarca conferma che Fai-Flai-Uila avevano visto giusto nel proporre una riforma del mercato del lavoro agricolo orientata verso la trasparenza, il coinvolgimento attivo delle parti sociali, la premialità per le aziende sane” ha commentato Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil.
“La larga adesione alla lettera anche di aziende della distribuzione alimentare conferma la nostra convinzione: sempre più consumatori nel mondo vogliono avere certezze oltre che sulla qualità dei prodotti anche sulla eticità del lavoro che sta dietro alle produzioni” ha aggiunto.
“Questo documento giunge a pochi giorni dall’apertura di Expo 2015 e dalla presentazione della carta di Milano, che ha riconosciuto l’esigenza di combattere il lavoro irregolare in agricoltura. Ci auguriamo che possa convincere il governo italiano a dare piena attuazione alla nostra proposta di legge affinché l’impegno a combattere il lavoro nero non resti lettera morta ma diventi concreta realtà.”