MONDELEZ
Nuovo integrativo unico per tutti, meno somministrazione e + ppo
di Alberto Donferri
Contratto unico per oltre 1000 dipendenti, valorizzazione delle risorse occupazionali interne limitando il più possibile il ricorso alla somministrazione, aumento del premio per obiettivi, ampio spazio al welfare.
Sono queste in sintesi le principali misure contenute nel contratto integrativo del Gruppo Mondelez, sottoscritto da Fai, Flai e Uila il 17 gennaio dopo due giorni di trattativa non-stop e al termine di un negoziato complesso e difficile durato quasi un anno.
Per la prima volta gli oltre 1000 dipendenti delle tre realtà del Gruppo in Italia – sede e rete vendita a Milano, sito produttivo di Capriata (ex Saiwa) e sito produttivo di Caramagna (Fattorie Osella) – avranno un unico accordo aziendale. Per tutti quindi cresce il Ppo che, a regime, è stato incrementato di 300 nel quadriennio 2018-2021. Importante, inoltre, la scelta di ricorrere il meno possibile alla somministrazione. Per quanto riguarda l’occupazione è stato, infatti, convenuto che in via principale verrà utilizzato il contratto a termine per soddisfare esigenze temporanee e che, in caso di assunzioni a tempo indeterminato, saranno confermati lavoratori già presenti in azienda secondo lo schema contratto a tempo determinato/contratto a tempo indeterminato part-time verticale/contratto a tempo pieno. Sempre in un’ottica di stabilizzazione dell’occupazione, i periodi di stagionalità preso lo stabilimento di Caramagna (Osella) verranno coperti attraverso l’utilizzo, in coerenza con il CCNL, di lavoratori con contratto di lavoro stagionale.
Sul tema formazione sono state ampliate le possibilità di accesso a contenuti formativi aggiuntivi rispetto a quelli richiesti dalla mansione svolta. I percorsi formativi verranno certificati per poter avere accesso alle opportunità professionali interne (job-posting) e di crescita professionale, i cui contenuti saranno negoziati a livello locale.
Particolarmente corposo e innovativo è il capitolo che riguarda la conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Oltre alla riconferma del sistema di servizi alla persona, per la sede di Milano, viene introdotto lo Smart Working con la possibilità di lavorare fino a 4 giorni al mese in remoto; mentre per gli altri siti produttivi sono previste comunque forme di elasticità oraria, tenuto conto delle diverse esigenze organizzative e produttive.
Due settimane di congedo retribuito saranno riconosciute ai papà e per agevolare le mamme nei primi periodi di rientro dal congedo di maternità e di inserimento al nido del figlio saranno inserite forme di flessibilità rispettando le diverse modalità di lavoro di ciascuna realtà. Sono stati, poi, aumentati i giorni di permesso retribuito in caso di malattia del figlio e nel caso di documentata grave infermità del coniuge o dei parenti entro il 2° grado. Sempre in tema di permessi per cura e assistenza, sono stati concordati 3 giorni di permesso retribuito all’anno (usufruibili a pacchetti di 4 ore) per visite mediche del dipendente, del figlio minorenne, del coniuge o convivente oppure per l’assistenza di familiari ultrasessantacinquenni non autosufficienti. Migliorate e ampliate anche le borse di studio per l’apprendimento della lingua inglese presso un college inglese per i figli dei dipendenti. E’ stata inoltre ampliata la casistica in cui è possibile richiedere l’anticipo del TFR in caso di dipendenti affetti da gravi malattie.
Una commissione, appositamente creata, avrà il compito di creare un sistema di welfare integrativo aziendale attraverso la costituzione di una Piattaforma di Welfare che eroghi prestazioni a carattere previdenziale e assistenziale. Il lavoratore potrà volontariamente destinare a tali prestazioni il 30% del premio a cui si aggiungerà una quota a carico dell’Azienda.