LEGGE DI STABILITA’
Sbagliato aggredire i piccoli produttori
Copagri interviene in audizione
di Fabio Caldera
La Copagri ha partecipato insieme a Coldiretti, Confagricoltura e Cia all’audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, per un esame preliminare della Legge di stabilità 2016.
Il giudizio espresso sulla manovra è stato complessivamente positivo per quel che riguarda il settore, nonostante alcune richieste di modifica importanti.
Sono intervenuti il presidente della coldiretti Roberto Moncalvo, il vicepresidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il direttore della Cia Rosanna Zambelli e il responsabile dell’area legale della Copagri, Fabio Caldera.
L’accento è stato posto principalmente sulle seguenti questioni.
In merito all’esenzione dell’Imu, è stata sottolineata la necessità di valutare la questione degli affitti, in particolare all’interno dei nuclei familiari. Abbiamo ricordato che non tutti i produttori all’inizio dell’attività partono con patrimonio di investimento tale da permettere l’acquisto delle terre che vengono, di conseguenza, per lo più prese in affitto.
Questi rimarrebbero dunque ingiustamente esclusi dall’esenzione dell’imposta, motivo per cui è stato richiesto di prevedere una esenzione generalizzata per tutti i giovani agricoltori. Inoltre sia per questi ultimi che per i piccoli produttori abbiamo ritenuto importante sottolineare – anche se Moncalvo ha giudicato la questione non prioritaria – come sia errata la decisione sull’eliminazione del regime agevolato per i produttori con un volume d’affari inferiore ai 7.000 €/annui.
Non è così che si combatte l’evasione fiscale, aggredendo i piccoli agricoltori e chi pratica un’agricoltura poco più che di sussistenza.
Al contrario, bisogna riconoscere l’importante impegno a tutela del territorio e a salvaguardia dei terreni svantaggiati che essi svolgono, non ostacolando la loro attività ma favorendone lo svolgimento, altrimenti non resterà più nessuno a difendere l’ambiente.
Un’altra priorità segnalata riguarda la zootecnia da carne, che attraversa “una fase di grande difficoltà”.
Dopo l’allarmismo diffuso la settimana passata dall’OMS si è considerato opportuno proporre di volgere un’attenzione particolare al settore, magari prevedendo anche un aumento della compensazione Iva sugli animali vivi così come fatto per il latte.
Confagricoltura e Copagri hanno inoltre rimarcato la scarsità dei fondi a disposizione per le nuove assunzioni in agricoltura. Nonostante i numerosi incontri per la lotta al caporalato, la lotta al lavoro nero, gli sforzi per istituire una cabina di regia funzionante per un lavoro agricolo di qualità, gli studi per la gestione dei flussi di ingresso degli immigrati extra-comunitari è stato apportato un importante taglio di risorse destinate proprio alle assunzioni in agricoltura, taglio di cui abbiamo richiesto spiegazioni specifiche. In questo senso abbiamo chiesto una maggiore coerenza normativa da parte del Governo che mentre a parole dichiara di voler incentivare il lavoro regolare, di fatto, taglia le agevolazioni per le nuove assunzioni.
Abbiamo rivolto critiche anche sulla riduzione delle risorse previste per Patronati e Caf e infine, il direttore della Cia si è espresso favorevolmente rispetto all’accorpamento Isa-Ismea, ma ha chiesto al parlamento di avere “più coraggio” in questa direzione, affrontando anche la questione dell’Agea.