ECONOMIA
I conti della Uil sull’utilizzo del “tesoretto”
Un rapporto flash della Uil, servizio politiche economiche, ha esaminato l’operazione bonus-bis presentando, a seconda delle scelte politiche e della platea che si vorrà coinvolgere, tre diverse opzioni e tre diverse incidenze del beneficio.
La più estesa prevede la concessione del bonus per tutti coloro che guadagnano meno di 8000 euro annui. Di fatto riceverebbero il bonus: dipendenti (8100 euro reddito annuo), pensionati (7750 di reddito annuo) e autonomi (incapienti quelli sotto i 4800 euro).
Si tratta di 10 milioni di soggetti che riceverebbero 160 euro da maggio a dicembre, ovvero 20 euro al mese. Un quarto del bonus da 80 euro, ma per soggetti che guadagnano circa 400-600 euro al mese si tratterebbe di un incremento del salario del 3-5%.
Se la platea fosse limitata ai soli lavoratori dipendenti e pensionati incapienti (6,9 milioni di persone), il bonus salirebbe a 230 euro, circa 29 euro al mese.
Se invece si circoscrivesse ancora di più la popolazione ai soli lavoratori dipendenti, cioè a circa 3,8 milioni il bonus maggio-dicembre salirebbe a quota 415 euro, vale a dire 52 euro netti al mese.