GIORNO PER GIORNO
Meno burocrazia per sconfiggere l’evasione fiscale
L’Agenzia delle Entrate ha stimato che, tra il 2000 e il 2012 i contribuenti infedeli hanno sottratto al Fisco oltre 800 miliardi di euro, l’equivalente di almeno una dozzina di Finanziarie di discreta grandezza.
La Guardia di Finanza si è data da fare e, nel 2014, ha scoperto quasi 18.000 reati tributari e denunciato più di 13.000 persone, ha scovato 8.000 evasori totali e contestato irregolarità negli appalti pubblici per altri 1,8 miliardi di euro.
Ha stanato anche più di 5.000 datori di lavoro che impiegavano circa 12.000 lavoratori in nero.
Tutto a meraviglia? Meno di quanto sembra.
Aver trovato 5.000 datori di lavoro e 12.000 lavoratori in nero, una goccia nel mare dell’evasione contributiva e della violazione di leggi e contratti, misura più che il tanto che s’è fatto, il molto di più che resta da fare.
Dagli oltre 800 miliardi evasi negli ultimi 13 anni, bisogna toglierne 193 obiettivamente non dovuti, 70 già pagati e altri 20 in corso di rateizzazione, 20 tuttora in contestazione e ben 107 a carico di ditte fallite, per cui l’evasione effettivamente accertata e realisticamente recuperabile è meno della metà di quella stimata.
Non è per niente detto, infatti, che tutto il contestato sia anche accertabile e che davvero si riesca a recuperare tutto l’accertato.
Basti pensare che la G d F, dopo aver contestato nel 2014 frodi e sprechi ai danni dello Stato per 4,1 miliardi, è riuscita a metterne sotto sequestro solo per 325 milioni, meno del 10% del totale; così come, prima di mettere le mani sui quasi 2 miliardi di appalti irregolari accertati, bisognerà aspettare la conclusione dei relativi e certamente non rapidissimi giudizi penali.
Morale della favola, la lotta all’evasione fiscale è sacrosanta, ma non le si può chiedere più di quel che concretamente può dare.
E potrebbe dare molto di più, eliminando le formalità dietro le quali si nascondono gli evasori e la loro sanzione e riducendo la burocrazia che si frappone tra l’accertamento dell’evasione e il recupero del maltolto.