Convegno Uila Pesca
Pesca sostenibile e lavoro decente per rilanciare un settore in crisi
Mammucari: “grande attenzione e condivisione sulle nostre proposte”
di Fabrizio De Pascale
Per vincere la lotta alla pesca illegale occorre combattere anche contro lo sfruttamento illegale del lavoro e per il rispetto dei diritti previsti dalla Convenzione ILO C 188. Ma, allo stesso tempo, per garantire uno sviluppo sostenibile e un futuro al settore occorre coinvolgere i pescatori e le loro rappresentanze nei processi decisionali delle misure di conservazione e gestione delle risorse.
È questo il messaggio di fondo che la Uila Pesca ha rivolto al mondo produttivo e alle organizzazioni internazionali, presentando a Roma il 14 marzo, presso la residenza di Ripetta, la ricerca “Sviluppo sostenibile della pesca e lavoro decente”, realizzata con il contributo del Mipaaft. Uno studio, frutto di un lavoro avviato da diversi anni, che analizza i cambiamenti intervenuti nel diritto internazionale del mare e della pesca negli ultimi 50 anni e i nuovi scenari aperti con l’entrata in vigore, tra il 2016 e il 2017, della Convenzione ILO C 188 sul lavoro decente nella pesca e dell’Accordo FAO sulle misure per gli Stati di approdo nella lotta alla pesca illegale.
Oltre 100 partecipanti, numerosi e autorevoli interventi programmati, tanti messaggi di saluto e, soprattutto grande attenzione da parte del pubblico che ha gremito la sala fino alla conclusione del dibattito, chiuso dall’intervento del segretario generale della Uila Stefano Mantegazza.
Estremamente nutrita e qualificata la presenza degli ospiti: Franco Manzato, sottosegretario alla pesca Mipaaft, Gianni Rosas, direttore ufficio ILO per l’Italia e San Marino, Audun Lem, vice-direttore dipartimento pesca e acquacultura FAO, Abdellah Srour, segretario Esecutivo Commissione pesca Mediterraneo (GFCM), Giampaolo Buonfiglio, presidente Medac, On. Giuseppe L’Abbate, commissione agricoltura camera dei deputati, Luigi Giannini, presidente Federpesca, Gilberto Ferrari, direttore generale Federcoopesca. Messaggi di partecipazione sono arrivati anche da Don Bruno Bignami, direttore ufficio Apostolato del mare della CEI, Antonella Campagna senatrice, prima firmataria del disegno di legge per ratifica Convenzione ILO C 188, Rosa D’Amato, Commissione pesca Parlamento europeo. Tra i presenti in sala anche l’autore della ricerca S. H. Marashi.
Tanti i temi affrontati, sia di carattere internazionale che nazionale, tutti però vertenti sul tema di fondo proposto dalla Uila Pesca, della necessità di guardare ai problemi della pesca non più solo da un punto di vista ambientale ma anche e soprattutto sociale. Nel corso dei lavori, prima dell’intervento del rappresentante della FAO è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle 157 vittime dell’incidente aereo del 10 marzo in Etiopia, tra le quali anche circa 20 funzionari dell’ONU.
“La ratifica italiana della Convenzione ILO C 188 sul lavoro nella pesca, sottoscritta nel 2007 ed entrata in vigore nel 2017, più volte sollecitata dal sindacato, è essenziale per dare al nostro paese nuovi strumenti per combattere il dumping sociale che danneggia la pesca italiana e per rafforzare il regime di protezione sociale dei nostri pescatori” ha spiegato il segretario nazionale della Uila Pesca Fabrizio De Pascale che ha introdotto i lavori del convegno, dei quali verranno quanto prima pubblicati gli atti.
“Da questo convegno guardiamo al futuro con maggiore ottimismo” ha dichiarato Enrica Mammucari segretaria generale Uila Pesca a conclusione dei lavori “Abbiamo avuto rassicurazioni dal sottosegretario Manzato sulle intenzioni del governo di intervenire con misure concrete a sostegno del settore e, soprattutto, di aprire un confronto per disegnare le prospettive di lungo termine non solo della pesca ma di una più generale politica del mare; anche la sua idea di una certificazione totale della qualità dei prodotti agro-alimentari e ittici del “Made in Italy” che comprenda anche la qualità del lavoro, coincide pienamente con la nostra.
Negli interventi e nei messaggi dei parlamentari intervenuti, inoltre, abbiamo registrato il loro sostegno e la disponibilità al confronto sui temi degli ammortizzatori sociali e del lavoro usurante. Infine, siamo molto soddisfatti per la grande attenzione che istituzioni internazionali come la FAO, l’ILO, la GFCM, insieme all’Apostolato del mare della CEI hanno rivolto alla nostra iniziativa e ai temi da noi proposti”.
La Segretaria Mammucari ha anche annunciato, nel corso del convegno, che la Uila Pesca parteciperà alla Conferenza sugli aspetti sociali della pesca convocata dalla Commissione generale della pesca del Mediterraneo il prossimo mese di giugno in Marocco e la prossima richiesta di adesione della Uila Pesca al Medac, il consiglio consultivo per il Mediterraneo dell’Unione europea.