GIORNO PER GIORNO
Contrastiamo il Jobs Act: in azienda si può!!
Qual è il mestiere del sindacato? Il sindacato è nato per difendere i lavoratori, e in Italia, dopo una lunga storia, ancora rappresenta milioni di lavoratori in centinaia di migliaia di aziende. E lo fa attraverso la contrattazione, nonostante i mille ostacoli che ha incontrato durante il suo cammino. Gli ultimi governi non hanno creduto nell’opportunità di coinvolgere i sindacati nelle decisioni che hanno riguardato il lavoro e la strategia economica per la crescita del paese.
Per il futuro, niente di buono all’orizzonte. Renzi tutto vuole meno che dare spazio al sindacato e lo ha dimostrato con gli ultimi provvedimenti legislativi che hanno minato i diritti dei lavoratori, le loro tutele, la loro condizione di lavoro. Renzi ci ha lanciato una sfida…e noi dobbiamo rispondere senza alcun senso di inferiorità, dimostrando di poter essere soggetti attivi nella costruzione della nuova Italia, trovando legittimazione nella nostra capacità di rappresentare le persone sul posto di lavoro.
Cosa che solo il sindacato può fare.
E lo abbiamo fatto proprio in questi ultimi giorni, attraverso la firma di due accordi innovativi che hanno messo al riparo i lavoratori dagli effetti del Jobs Act. Stiamo parlando dell’accordo Trelleborg, azienda leader nel settore pneumatici, e di quello sottoscritto alla Franco Tosi Meccanica, rispettivamente a Tivoli e a Legnano (in particolare il primo è costato alla Trelleborg l’espulsione da Unindustria Lazio). Ancora una volta il sindacato ha dimostrato che è in grado di fare il suo lavoro e di contrattare in azienda la condizione del lavoro, perché non c’è solo il salario, che certo è importante, ma contano molto, forse di più, le tutele, soprattutto nei momenti di difficoltà come questo, in cui vengono messe in discussione tutti i giorni.
Una bella vittoria per il sindacato che continua nella sua battaglia in difesa del lavoro e della stabilizzazione dei lavoratori attraverso la contrattazione.