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BOLTON. Affermare ruolo siti italiani in nuova dimensione internazionale

28 Agosto 2018
in ALIMENTARE
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BOLTON
Affermare ruolo siti italiani in nuova dimensione internazionale
Welfare +14% PPO nel nuovo integrativo

Dopo un’intensa trattativa, a Luglio è stato positivamente rinnovato l’accordo del Gruppo Bolton Alimentari Spa, azienda leader nel settore delle conserve ittiche in Italia e in Europa.

Scaduto a dicembre 2017, l’accordo, che sarà applicato nei due stabilimenti italiani di Cermenate (Como) e di Aprilia (Latina), e nella sede direzionale e commerciale di Milano, è stato rinnovato rivisitando e migliorando il primo raggiunto a livello di gruppo nel 2014, da Fai, Flai e Uila nazionale, unitamente alle strutture territoriali e al Coordinamento nazionale delle RSU. La fase preliminare della trattativa ha riguardato una intensa discussione sull’evoluzione della struttura della Bolton Alimentari, a seguito delle operazioni di acquisizione e di progressivo inserimento nel gruppo della spagnola Garaviglia, proprietaria di un importante flotta peschereccia e con stabilimenti operanti nello stesso settore della Bolton, in Spagna, Nord Africa e Sud America. “Un risultato positivo che valorizza i lavoratori dei siti italiani, proprio nel momento in cui la dimensione produttiva e commerciale del gruppo sta assumendo connotati internazionali sempre più marcati, con l’acquisizione nel gruppo della spagnola Garaviglia, operante nello stesso settore delle conserve alimentari e proprietaria di una importante flotta peschereccia e con stabilimenti in Spagna, Nord Africa e Sud America” ha commentato Giorgio Carra, segretario nazionale Uila. “Proprio in questo senso la prima parte dell’accordo è stata oggetto di forte discussione per affermare il ruolo dei siti italiani nella nuova dimensione internazionale al fine di: “consentire il rafforzamento dell’organizzazione nel territorio italiano che ha ricoperto fino ad oggi un ruolo strategico.”

Nel merito dell’accordo, è stato definito un incremento complessivo del premio variabile di 300 € con una progressione di € 2.190 nel 2018, € 2.250 nel 2019, € 2.340 nel 2020 e di 2.440 nel 2021. In caso di conversione volontaria fino ad un massimo del 30% del PPO in welfare aziendale per pagare servizi previdenziali ed assistenziali, è stato previsto che questa quota venga maggiorata del 16%. È stata introdotta, con gradualità, la possibilità di ricorso allo smart-working, ed è stata migliorata e consolidata la flessibilità, in entrata e in uscita, del personale impiegatizio. Un apposito capitolo è stato dedicato alla formazione e allo sviluppo della professionalità, partendo dalla positiva esperienza degli anni passati, che ha portato alla predisposizione di un libretto formativo personale per ogni singolo lavoratore.

“In un gruppo tradizionalmente legato ad uno specifico programma aziendale di welfare che continuerà ad essere implementato direttamente dall’azienda, è stato possibile concordare un ulteriore importante sviluppo delle politiche di genere e delle pari opportunità” prosegue Carra “prevedendo 7 giorni di paternità obbligatoria e 3 giorni retribuiti per patologie gravi dei figli, in aggiunta a nuove opzioni di flessibilità per le madri turniste e riconoscendo 2 mezze giornate di permesso retribuito per assistere genitori anziani ultra settantacinquenni.”

Sono state definite le modalità per costituire le commissioni tecniche e paritetiche che dovranno affrontare le problematiche individuate di volta in volta, mentre per quanto riguarda il welfare, il programma aziendale “Bolton for you” a totale carico aziendale sarà attuato congiuntamente con le RSU anche al fine di elaborare proposte correttive. 

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