AGROALIMENTARE
Basilicata alla sfida dell’agroalimentare
Martina, Pittella e Braia al convegno Uil e Uila
Non solo petrolio, ma anche agroalimentare e qualità delle produzioni. Passano dal settore primario le opportunità di sviluppo della Basilicata che deve saper sfruttare, in primis, le risorse della nuova programmazione dei fondi per lo sviluppo rurale (Psr), vale a dire circa 700 milioni di euro fino al 2020. Il territorio lucano deve mettere in campo una serie di azioni per crescere e dimostrare le grandi capacità di cui è ricco puntando inoltre su maggiore valorizzazione dei giovani, innovazione, internazionalizzazione, miglioramento degli ecosistemi dipendenti, un’economia a bassa emissione di carbonio.
Sono stati questi i temi al centro dell’incontro “La sfida dell’agroalimentare” organizzato, a Tito, da Uila, Uil e Centro Studi Sociali e del Lavoro Basilicata, a cui è intervenuto anche il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina insieme al governatore Marcello Pittella e all’assessore regionale Luca Braia.
“Il sindacato ha fortemente voluto questo incontro perché i consumatori italiani possano cogliere l’opportunità di Matera 2019 per scoprire la qualità delle produzioni della Basilicata, fiore all’occhiello delle attività produttive di questa regione come del resto del Mezzogiorno. La Basilicata è anche e soprattutto terra di cultura e di sana alimentazione” ha detto Stefano Mantegazza, segretario generale Uila che ha colto l’occasione per spiegare il punto di vista del sindacato rispetto all’approvazione del decreto sui voucher.
“L’agroalimentare è una chiave strategica per la crescita dei nostri territori, soprattutto al Sud. La Basilicata può essere un vero e proprio laboratorio sotto il profilo della sostenibilità, dell’innovazione e del ricambio generazionale” ha poi affermato Martina, indicando tra le priorità da cui ripartire il trasferimento delle conoscenze, la logistica competitiva e il rafforzamento dell’organizzazione di filiera. “Siamo qui a lavorare al fianco della Regione e delle tante imprese. Ci sono tutte le condizioni per lavorare bene. Bisogna unire le forze e ragionare in termini di territorio aperto che riesce a sfruttare le potenzialità che ha e soprattutto lavorare parecchio”.
Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti moltissimi delegati Uil e Uila, si è parlato anche delle politiche per il lavoro e le azioni di contrasto al caporalato.
“Insieme ai sindacati e al terzo settore, siamo impegnati in una battaglia per la legalità e contro lo sfruttamento” ha proseguito il ministro: “E l’agricoltura è protagonista di questa lotta, perché sradicare una piaga come quella del caporalato ci deve vedere tutti impegnati nella stessa direzione. Come Governo stiamo dando attuazione al protocollo di lavoro siglato dai Ministeri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche agricole insieme a Regioni, sindacati e enti no profit per una rete territoriale che aiuti ad accogliere ed assistere i lavoratori immigrati stagionali. Contro i ghetti stiamo passando dalle parole ai fatti. In queste ore abbiamo stretto anche sui voucher e l’impegno è quello di combatterne duramente l’uso distorto. Le nostre task force territoriali, dove Corpo forestale dello Stato e Arma dei Carabinieri affiancano l’Ispettorato nazionale del lavoro, dovranno aiutare anche in questo senso”.
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