PUGLIA
Barbatelle, massima tutela per i lavoratori
di Pietro Buongiorno
Non c’è pace per le barbatelle. Dopo il via libera alla movimentazione, arrivato il 23 Novembre,un’altra problematica si affaccia ora all’orizzonte: la commercializzazione è, infatti, subordinata ad un trattamento di termoterapia, una pastorizzazione delle baby-viti volta a stroncare eventuali tracce batteriche. Un’operazione che necessita di macchinari estremamente costosi. Di questo tema si è parlato nell’incontro sulla tutela dei lavoratori del comparto viticolo, promosso dalla Uila di Puglia e dalla Uila di Lecce, il 16 Dicembre, presso la sala del Castello Aragonese di Otranto. Ad aprire i lavori, a cui hanno partecipato il sindaco di Otranto Luciano Cariddi e gli assessori regionali all’agricoltura Leonardo Di Gioia e al Lavoro Sebastiano Leo, il segretario territoriale della Uila di Lecce Mauro Fioretti che, nella relazione introduttiva, ha sottolineato l’importanza del sostegno alle imprese anche attraverso i fondi comunitari, affinché questa empasse possa essere superata con la ripresa normale dell’attività lavorativa.
Di Gioia, assicurando piena partecipazione della Regione nel tentativo di reperire sostegno alle aziende, ha spiegato che si potrebbero reperire delle risorse dal bilancio regionale da destinare al mancato reddito dei vivaisti, causato dal divieto di movimentazione. Relativamente all’imminente arrivo del quarto piano Silletti per evitare la procedura di infrazione comunitaria, l’assessore ha poi ribadito la necessità di dare applicazione al Piano bis per dimostrare alla Comunità Europea l’assunzione di responsabilità da parte dell’Italia, evitando così perdite di tempo che possano essere interpretate in maniera negativa dall’Ue.
Da parte sua, Leo ha assicurato che saranno presi tutti i provvedimenti necessari a tutela dei lavoratori.
“Abbiamo chiesto agli assessori un nuovo impegno nel mettere in atto un provvedimento ad hoc per sostenere i lavoratori che hanno già perso 40 giornate di lavoro, visti i ritardi nell’avvio delle operazioni di raccolta delle barbatelle” ha concluso il segretario generale della Uila di Puglia Pietro Buongiorno. “Il riconoscimento di uno specifico stato di calamità legato al problema xylella, ad oggi previsto solo per il settore olivicolo, anche per il settore vitivivaistico risolverebbe il problema per i lavoratori sia dal punto di vista contributivo, in quanto tale tutela permetterebbe ai lavoratori di avere diritto alle prestazioni a sostegno del reddito, che retributivo, attraverso il riconoscimento delle integrazioni salariali. In questa direzione andrà la nostra richiesta attraverso la nostra Segreteria Nazionale, perché si ritiene ci sia assoluta analogia, anche se con manifestazioni differenti, tra le situazioni che, direttamente o indirettamente, stanno coinvolgendo aziende e lavoratori dei settori olivicolo e vitivinicolo”. “Siamo soddisfatti degli impegni assunti dagli Assessori in questa sede e dall’apertura della Regione alla problematica” ha concluso Buongiorno “noi continueremo il nostro cammino affinché, con l’aiuto delle istituzioni, si arrivi a risolvere la questione in modo dignitoso per tutti”.
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