Algida
Scongiurati i licenziamenti a Caivano
Una vera e propria non stop conclusasi alle 5 del mattino di Venerdì 30 ottobre che ha visto da una parte i vertici dell’azienda di Caivano e dall’altra i sindacati in un confronto difficile e duro alla fine del quale però, è arrivato l’accordo che tutti attendevano e speravano. L’intesa raggiunta modifica sostanzialmente il quadro da cui si partiva e dai 151 licenziamenti inizialmente annunciati dall’azienda si è arrivati a stabilire un percorso su base esclusivamente volontaria che riguarderà solo 50 unità lavorative a fronte di incentivi e di un piano sociale di sostegno. L’accordo prevede anche un piano industriale con aumento dei volumi su Caivano e dei contratti di solidarietà per 36 mesi continuativi, a partire da dicembre 2015.
L’accordo di 2 livello prevede una crescita economica del premio di produzione del 10% annuo sui tre anni. Aumento della produzione e rilancio dell’azienda da ottenere anche attraverso una nuova organizzazione del lavoro con un piano che prevede l’armonizzazione delle gerarchie organizzative e dei profili professionali ed è basato sulla riduzione dei livelli gerarchici, revisionando il numero degli addetti alle postazioni per ogni linea con l’obiettivo di perdite zero. Il sito di Caivano inoltre adotterà, primo in Europa, il sistema WCM, un metodo che mediante una formazione continua e professionale dei lavoratori ha come obiettivo, zero perdite e zero incidenti di sicurezza.
Moderata soddisfazione di FLAI, FAI, UILA e UGL che pongono l’accento su come sia sempre utile procedere con il confronto, anche duro e aspro, ma poi foriero di apprezzabili risultati. Il piano triennale di rilancio dell’azienda, il mantenimento dei livelli occupazionali e una contrattazione avanzata sono il giusto risultato.
Maurizio Vitiello Segretario Regionale UILA Campania ha dichiarato: “Siamo stati coerenti con il mandato dei lavoratori. Sia nel percorso che negli obiettivi. Certo è stato faticoso ma il risultato conseguito, nessun licenziamento e la certezza che nei prossimi 36 mesi la retribuzione dei lavoratori non subirà riduzioni, ci fa essere cautamente soddisfatti. In più il “Piano Industriale Triennale” da noi chiesto con insistenza e, grazie a ciò, finalmente prodotto dall’azienda, ci sembra la strada giusta per poter immaginare una maggiore stabilizzazione per tutti i lavoratori. Certo ci sono ancora delle criticità e noi saremo presenti e vigili, nell’interesse dei lavoratori, sullo stato di buona salute dell’azienda”.