CONVEGNO FAI FLAI UILA
Agromafie: consumatori protagonisti di una filiera più etica
Da Bologna il messaggio di Mantegazza (Uila)
“Il primo passo per battere le agromafie è mettere insieme aziende virtuose e lavoratori, ma soprattutto l’opinione pubblica che deve mettere al bando produzioni che non siano anche eticamente di qualità, realizzate cioè con lavoro nero e lo sfruttamento di manodopera irregolare”. È questo il messaggio che il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza ha voluto lanciare dall’incontro organizzato, a Bologna l’11 marzo insieme a Fai e Flai sul tema “Agroalimentare: nessuna qualità senza legalità – Diritti, sviluppo e sostenibilità”.
L’obiettivo dell’iniziativa unitaria è stato quello di rilanciare il dibattito sull’importanza della legalità, della trasparenza e della centralità del lavoro nel comparto agroalimentare in un percorso di avvicinamento alla manifestazione nazionale per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. L’incontro, infatti, rientra nell’ambito de “i 100 passi verso il 21 marzo”, una serie di iniziative che Fai- Flai-Uila stanno organizzando in vista della “XX Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti delle mafie”, che quest’anno si svolgerà a Bologna, promossa da Libera e Avviso Pubblico.
“Il sindacato deve mobilitare le coscienze di tutti cittadini per battere il fenomeno delle agromafie che da sempre combattiamo” ha proseguito Mantegazza. “I consumatori devono diventare il primo baluardo a favore di una vera agricoltura di qualità, interrogandosi, ogni volta che sbucciano un’arancia, non solo sulla provenienza e la qualità organolettica ma anche sul valore etico del lavoro che c’è dietro quel prodotto. Solo così sarà possibile costruire, dal campo allo scaffale, una filiera agroalimentare di qualità anche sul versante etico”.
“Su questa partita, il sindacato è fortemente mobilitato: abbiamo presentato un disegno di legge in Parlamento e siamo nella Cabina di regia promossa da Campolibero, per la rete del lavoro agricolo di qualità il cui obiettivo è l’incontro trasparente e virtuoso tra domanda e offerta di lavoro”.
All’incontro, coordinato da Umberto Franciosi, segretario generale Flai Cgil Emilia Romagna, e aperto dalla relazione introduttiva del segretario Fai-Cisl dell’Emilia Romagna Davide Bergonzini, sono intervenuti Alessandro Leo, presidente della Cooperativa Terre Libere di Puglia, Marco Imperato, sostituto procuratore di Bologna e Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura.