CIG
Il riordino slitta a giugno
Slitta a giugno il decreto legislativo per il riordino della cassa integrazione a causa del nodo bonus-malus. Secondo il Governo infatti l’introduzione del meccanismo dovrebbe portare a una riduzione dell’esborso per le imprese virtuose e far pagare di più le aziende che utilizzano la Cig.
I tecnici al lavoro sul dossier stanno ipotizzando una riduzione dei contributi ordinari dello 0,20% e una maggiorazione del 15% delle addizionali, per caricare i costi sulle imprese che accedono all’ammortizzatore.
Per la cassa integrazione ordinaria oggi le imprese pagano l’1,90% della retribuzione lorda mensile, che sale al 2,20 se hanno più di 50 dipendenti. Con lo sconto dello 0,20 si scenderebbe quindi a 1,70 e a 2%.
Ora che lo strumento è in fase di revisione, le imprese si aspettano quindi uno sconto più consistente dello 0,20%, tenuto conto che i fondi bilaterali e il fondo residuale presso l’Inps per pagare la Cig ai settori scoperti prevede una contribuzione più bassa dello 0,50%. Inoltre si chiede un’attenzione anche ai costi per la Cigs, cercando di non penalizzare quelle imprese che utilizzano l’ammortizzatore sociale per superare una fase di crisi ed evitare i licenziamenti.