ULIVICOLTURA
L’Ue vuole abbattere le piante colpite dal batterio Xylella
di Alessandro Ranaldi
Il commissario Ue per la salute, il lituano Vytenis Andriukatis, ha proposto di abbattere tutte le piante di ulivo colpite dal batterio Xylella, come soluzione al problema che ha colpito la regione del Salento. Ci sembra un’ipotesi molto fantasiosa che verrà discussa oggi in seno al comitato fitosanitario dell’Ue. Nessuna decisione è stata ancora presa e ci auguriamo che, alla fine, possa prevalere il buon senso.
Sinceramente crediamo che il problema della Xylella sia una cosa seria che deve essere affrontata con competenza e non con colpi di testa, come sembra fare Bruxelles.
Ipotizzare di disboscare una striscia di terreno che va dall’Adriatico allo Ionio e che può interessare circa un milione di piante di olivo ci pare a dir poco cervellotica. E se non dovesse bastare cosa occorrerà fare dopo? Disboscare le provincie di Brindisi e Taranto e poi, magari, tutta la Puglia?
Perché, invece, non avviare una task force di ricercatori per cercare di comprendere come tutto ciò possa essere avvenuto, visto che la Xylella era già nota in California in viticoltura?
Perché non coinvolgere il prof Alexander Purcelli che ne ha studiato le cause e i rimedi? Perché non impegnare gli istituti di ricerca italiani, con investimenti adeguati anche da parte della UE, oltre che dello stato italiano e della regione Puglia?
Come “extrema ratio”, se non si dovessero trovare altri rimedi, si potrà infine ricorrere al taglio di questo enorme patrimonio, individuando però al contempo dei provvedimenti adeguati per venire incontro a tutte quelle aziende che vedrebbero azzerato il loro reddito per molti anni, se non costrette all’abbandono definitivo dell’attività.