PESCA
Sicurezza, iniziativa Uilapesca a Catania
Confronto con oltre 70 pescatori
Oltre 70 pescatori, tra armatori e lavoratori, hanno partecipato sabato 26 novembre, a Catania, alla giornata formativa sulla sicurezza in mare, organizzata dalla Uilapesca, nell’ambito delle attività svolte dall’Osservatorio nazionale della pesca. All’incontro erano presenti i vertici nazionali della Uilapesca: la segretaria generale Enrica Mammucari, insieme ai segretari nazionali Tommaso Macaddino e Fabrizio De Pascale.
La partecipazione degli addetti al settore è stata così numerosa e imprevista da costringere gli organizzatori a spostare la sede dell’incontro, inizialmente previsto nei locali della capitaneria di porto, presso la più spaziosa sede della Uila.
Dopo il saluto del segretario regionale della Uila Nino Marino, che ha presieduto i lavori, Antonio Giaimo, ingegnere navale esperto di antinfortunistica marittima, ha svolto la sua “lezione” finalizzata a misurare il livello di conoscenza degli operatori sulla normativa in materia di sicurezza, sui reali pericoli e rischi cui sono soggetti i pescatori e sull’importanza della prevenzione degli incidenti sul lavoro. A conclusione della giornata, è stata mostrata (e sarà nei prossimi giorni distribuita a tutti i partecipanti) una dotazione, personale di sicurezza, non obbligatoria, molto apprezzata dai pescatori: una leggera maglietta termica che, per le sue caratteristiche tecniche altamente innovative, trasforma l’umidità in calore.
“La pesca è annoverata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro come una tra le attività più rischiose al mondo, mentre nel nostro paese non è neppure considerata usurante!” ha detto la segretaria generale Enrica Mammucari sottolineando quindi l’importanza della ricerca, realizzata un anno fa, a Mazara del Vallo, dalla Uilapesca insieme ad alcuni medici dell’Inail che, a bordo di un peschereccio, hanno seguito per giorni le fatiche di un equipaggio, proprio per dimostrare il carattere altamente usurante di questa attività. Mammucari ha poi parlato delle recenti misure inserite nella Legge di bilancio 2017: 11 milioni di indennizzi per il fermo biologico 2017 e l’istituzione di un fondo di solidarietà per la pesca (Fospe) alimentato sia da risorse pubbliche che dalla contribuzione ordinaria da parte di aziende e lavoratori. “Nonostante esse rappresentino un segnale di attenzione al comparto e un primo passo verso un sistema di ammortizzatori stabile strutturato, le risorse previste per entrambe le misure non è sufficiente a rispondere al bisogno del settore di un vero strumento di integrazione salariale” ha aggiunto Mammucari. “Il nostro auspicio è che la dotazione finanziaria venga incrementata sia per il fermo che per permettere un efficace decollo del Fospe. Auspichiamo, inoltre, che possano essere individuate anche le risorse per la copertura finanziaria della Cig in deroga 2016, senza le quali diverse migliaia di pescatori resteranno esclusi da qualsiasi integrazione di reddito per l’anno in corso”.
Il confronto con i pescatori è andato oltre i temi della sicurezza ed è stata l’occasione per ascoltare la voce di un mondo che nessuno ascolta: sconforto, rabbia, incertezza e paura sono i sentimenti che il settore esprime pensando al futuro. Nel concreto, regolamento controlli e sistema quote per il pesce spada i temi più sentiti, che preoccupano fortemente anche il Sindacato per il forte impatto socio-economico che rischiano di determinare!
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